Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Libertà, tra volere di Dio ed egoismo umano

esamedicoscienza

In questo testo Paolo viene condotto a seguire una strada con quella libertà di chi è saldamente ancorato a Cristo. Paolo si reca a Derbe e a Listra, dove c’era un discepolo chiamato Timòteo che prese con sé.
Le Chiese intanto andavano fortificandosi nella fede e crescevano di numero ogni giorno.
I due scesero a Tròade.
Durante la notte apparve a Paolo una visione. Era un macèdone che lo supplicava: “Vieni in Macedònia e aiutaci!”. Dopo questa visione, subito cercarono di partire per la Macedònia, ritenendo che Dio li avesse chiamati ad annunciare loro il Vangelo.
Capiamo allora come l’opera dello Spirito Santo cambia la nostra direzione, chiede pazienza, libertà e sottomissione.
Lo Spirito Santo libera da tutto quel che non è volontà di Dio e dall’autoreferenzialità.

Fondamentale ricordarsi che Paolo non era uno facile al cambiamento, ma che in questo testo spontaneamente accetta il volere altrui. La libertà si acquista soprattutto nel cuore e tante volte noi siamo prigionieri del nostro “Io” e della nostra volontà.
San Benedetto nella sua "Regola" ripete spesso di mortificare il nostro “ego” che ci induce lontano da Dio.
La vera libertà sta nell’espropriazione di sé e nell’obbedienza con amore.
Paolo mostra il cammino durante il quale lo Spirito lo ha trasformato: chilometri di fatiche, rinunce e privazioni, ma l’intenzione ferma era seguire il comando supremo.
L’opera dello Spirito regala una libertà soprannaturale che segue la volontà di Dio e la liberazione delle forze della carne e della mente.
Paolo accetta di mortificare la ragione che tante volte impedisce di amare se stessi e gli altri, accogliendo la carità anziché l’opportunismo e la convenienza.
Ci sono ostacoli lungo il nostro cammino perché il Signore ci parla anche lungo gli eventi della storia.
Leggere la pandemia di oggi solo in un’ottica scientifica o economica sarebbe sbagliato.
Come lo Spirito ha soffiato in questo tempo? Siamo stati fermati o liberati?
Lo Spirito ci mette nella nostra verità e quando ci accorgiamo che questa libertà può farci male, lo Spirito ci dà la forza per vivere la rivelazione che abbiamo riconosciuto e per generare Gesù nel nostro spazio più intimo
.

Estratto dalla Lectio mattutina
di madre Maria Emmanuel Corradini,
abbadessa del Monastero benedettino di San Raimondo,
del 16 maggio 2020, Atti degli Apostoli 16,1-10

a cura di
Gaia Leonardi


Pubblicato il 19 maggio 2020

Ascolta l'audio

Altri articoli...

  1. «Sintonizzatevi con noi, La Pellegrina compie 27 anni»
  2. Quando Karol camminava a testa in giù
  3. Cives, l'era della de-globalizzazione
  4. Libreria Berti, riapertura il 18
  5. Festa di Santa Rita il 22 maggio
  6. Noi e il virus: dialogo sul contagio
  7. Messa Crismale il 28 maggio
  8. Kronos, tour virtuale tra le chiese scomparse
  9. Messa e Rosario da Filippazzi il 13 maggio
  10. «Abbiamo riso per una cosa seria»
  11. In memoria dell'onorevole Aldo Moro
  12. Il 14 la Giornata di preghiera per l'Umanità
  13. Su Lepida tv concerto dalla Galleria Alberoni
  14. Alle 12 Bedonia e Travo per la Madonna di Pompei
  15. Parrocchie, Mese di Maggio in streaming
  16. Messe, via libera dal 18 maggio
  17. Il 13 maggio recitiamo insieme il rosario
  18. Suore Orsoline, preghiera e adorazione
  19. Educatori di Strada, indagine sul Covid-19
  20. Visita virtuale guidata alla cupola del Guercino
  21. San Giuseppe, uomo di fede modellato da Dio
  22. S. Nicolò, la Comunità pastorale si affida a Santa Beretta Molla
  23. La fede dei giovani al tempo del covid-19
  24. Vocazioni, Vespri per i giovani fino al 3 maggio
  25. La maniera di Dio di stare in mezzo a noi
  26. La Gmg rinviata nel 2023. Nel 2022 l'incontro mondiale delle famiglie
  27. Cei, il 1° maggio l'Atto di Affidamento a Maria

  28. «Mantenersi impiegabili nell'era post covid», incontro il 1° maggio
  29. Pianello, messa in streaming tutte le domeniche
  30. Roveleto, pillole di esercizi spirituali
  31. «Dio è più grande del tuo cuore
  32. Famiglie, flash mob il 3 maggio
  33. Da San Luca il rosario per l'Italia
  34. Gesù, vero uomo e vero Dio
  35. Educatori di strada, il kit #iorestoacasa
  36. Libreria Berti, consegna a domicilio
  37. Podenzano e Turro, su Fb i riti verso la Pasqua
  38. Castel San Giovanni, la Settimana Santa
  39. La Settimana Santa alla Sacra Famiglia
  40. Ascoltiamo il giusto che è in noi

Sottocategorie

  • In Cattedrale è stato ricordato il beato Secondo Pollo

    pollo

    Lunedì 26 dicembre il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha presieduto la messa in Cattedrale a Piacenza nella memoria del beato Secondo Pollo, cappellano militare degli alpini. Vi hanno partecipato i rappresentanti delle sezioni degli Alpini di Piacenza e provincia e i sacerdoti mons. Pierluigi Dallavalle, mons. Pietro Campominosi, cappellano militare del II Reggimento Genio Pontieri, don Stefano Garilli, cappellano dell'Associazione Nazionale degli Alpini di Piacenza, don Federico Tagliaferri ex alpino e il diacono Emidio Boledi, alpino dell'anno nel 2019.
    Durante la Seconda guerra mondale, il sacerdote parte per la zona di guerra del Montenegro (Albania), dove trova la morte il 26 dicembre dello stesso anno, colpito da fuoco nemico mentre soccorreva un soldato ferito. 
    Originaio di Vercelli, fu beatificato il 24 maggio 1998 da papa Giovanni Paolo II. 

    Nella foto, il gruppo degli Alpini presenti in Cattedrale con il vescovo mons. Adriano Cevolotto.

    Pubblicato il 27 dicembre 2022

    Ascolta l'audio

    Conteggio articoli:
    16

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies