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I Lappo, una famiglia in missione

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“Le problematiche da affrontare nel quotidiano sono tre: mangiare, curarsi e fare in modo di arrivare a domani. Noi siamo in Uganda da tanto tempo e ormai, anche se non c’è il cibo o non ci sono i divertimenti che abbiamo in Italia, l’Africa è diventata una casa”. Giorgio Lappo e Cristina Raisi (nella foto con Carlo Ruspantini, direttore di Africa Mission) sono i responsabili della sede di “Africa Mission” a Kampala e lì vivono con i figli dal 2006.
Creazione e riparazione di pozzi, corsi di igiene, tutela dei minori attraverso istruzione, sanità e protezione sono alcuni dei progetti seguiti.

"Rispetto alla realtà in cui siamo nati - affermano -, è tutto diverso. Per chi è qui può sembrare una vita fatta di rinunce alle cose materiali. Ci si abitua alle situazioni difficili, perché si capisce quanto abbia valore il sorriso di una persona che non conosci o quanto poco importante sia il tempo rispetto alla vita frenetica che si fa qui".

Abbiamo chiesto loro quale contributo possiamo dare noi qui in Italia alle popolazioni africane: "Dobbiamo migliorare le loro condizioni di vita. La povertà in cui vivono e l’immagine che hanno della nostra società europea li spingono a partire. Si mettono in viaggio per cambiare la vita dei propri familiari, mettendo a repentaglio la loro".

"Però - concludono - non dobbiamo pensare solo all’Europa. In Uganda, a fronte di 30 milioni di abitanti, circa 1 milione 250 mila sono profughi che provengono da altri Stati dell’Africa come il Congo e il Burundi. Ci sono dei campi attrezzati che permettono a queste persone di costruirsi la capanna, strutture volte a garantire una prima assistenza per la salute e anche una scuola. È un Paese del Terzo mondo che accoglie persone che vivono in Stati del Terzo mondo".

Pubblicato il 5/1/2018

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