Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Festa di San Marco a Bedonia

seminario

Il 25 aprile a Bedonia è doppia festa. La mattina si commemora la liberazione dell’Italia settentrionale da parte delle truppe della Resistenza; il pomeriggio è la festa del Seminario. Alle ore 15 visita guidata ai Musei; alle ore 17 messa in basilica animata dal coro Santa Giustina della Cattedrale di Piacenza. Poi alle ore 18 incontro in sala convegni; alle ore 21  concerto con il coro Santa Giustina con l’estrazione dei biglietti della lotteria.
Il 25 aprile per il Seminario di Bedonia è una data significativa. A San Marco, infatti, fu dedicata nel 1685 la prima chiesa costruita ai piedi del Monte Pelpi. Il tenente Marco Lezoli la fece erigere in onore del suo patrono; da allora il colle su cui sorgeva il tempio sarà per tutti “Colle San Marco”. Nei pressi della chiesa c’era una cappella dove si venerava la Madonna della Consolazione. Ben presto il suo culto si trasferì nella chiesa che divenne il  Santuario della Madonna di San Marco, patrona delle valli del Taro e del Ceno. Quando, nella prima metà dell’Ottocento, don Giovanni Agazzi e don Stefano Raffi proposero alla popolazione di costruire una casa di studio per i futuri sacerdoti, non fu difficile scegliere il sito: la Madonna della Consolazione avrebbe sorretto i fedeli nell’impresa e protetto tutti gli studenti che nel Seminario avrebbero ricevuto istruzione ed educazione. L’allora vescovo di Piacenza, Luigi Sanvitale finanziatore e sostenitore, volle che fosse più di una casa di studio: un vero e proprio Seminario.
Il Seminario di Bedonia ha dato alla chiesa piacentina molti sacerdoti, fu una vera fucina di dotti; fra tutti il cardinal Agostino Casaroli e il cardinal Ersilio Tonini. La popolazione lo ha sempre sostenuto e molti hanno collaborato e collaborano ancora affinché, conclusa nel 1981 la funzione di preparazione dei futuri sacerdoti, continui ad essere quel centro di religiosità e cultura da oltre 165 anni.

Pubblicato il 24 aprile 2019

Ascolta l'audio   

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente

Il nostro Sito utilizza esclusivamente cookies tecnici e non di tracciamento dell'IP di chi accede. Per saperne di più, clicca qui: Utilizzo Cookies