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Pilastro, il grazie a don Giovanni Boselli

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Celebrare, ricordare e ringraziare: tre parole per dire “grazie” ad un sacerdote che con la sua fede, il suo zelo, la sua umiltà ha servito la comunità parrocchiale del Pilastro per 47 anni. è don Giovanni Boselli, classe 1932, prete dal ‘57: un “pilastro” di virtù, un “pilastro” di fiducia e speranza, un “pilastro” nel seguire e sostenere il cammino della sua gente. Un innamorato di Cristo e di Maria,   un vero pastore che ha agito secondo il cuore di Dio. Un vulcano di idee, che ha unito la contemplazione con l’azione. Così amano ricordarlo i suoi parroccchiani che domenica 17 aprile alle ore 15.30 nel santuario della Beata Vergine del Pilastro organizzeranno una messa di ringraziamento e un momento di festa.

Dalla famiglia la sua vocazione

Ripercorriamo la storia di don Boselli, una storia che viene da lontano e che inizia dalla sua famiglia: una bella famiglia cristiana quella di Giovanna e Cristoforo Boselli, i genitori di don Giovanni, che vivono a Filippazzi di Perino con i loro sette figli. La ricca spiritualità che si respira in questa famiglia sarà il terreno fertile da dove prenderanno radici le vocazioni sacerdotali di tre dei suoi sette figli: don Giuseppe, don Giovanni e don Mario.

Ordinato nel giugno del 1957 dal vescovo mons. Umberto Malchiodi, don Giovanni inizia il suo servizio pastorale ad Aglio, in Val Perino, celebrando la prima messa proprio in suffragio del fratello don Giuseppe, vittima di un incidente stradale, per passare poi nel ’66 educatore al collegio Torricelle. A partire dal 1968 è parroco del santuario del Pilastro, incarico al quale ha rinunciato lo scorso anno. Ora alla guida del santuario è don Andrea Campisi, parroco di Gragnano.

Leggi articolo alla pagina 15 dell’edizione di venerdì 8 aprile 2016

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