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ConNETtiamoci, una sola rete per aiutare le famiglie in difficoltà

famiglia

 

Un progetto ambizioso, ma anche strettamente legato alla concretezza del territorio e alle persone che lo vivono: questo è ConNETtiamoci, un’iniziativa promossa dalle società di volontariato e nata per creare reti e legami tra vari enti, al fine di supportare le famiglie più in difficoltà. Capofila del progetto è l’associazione Abracadabra – Progetto Famiglie, insieme a Vitamina L, Croce Rossa e AVIS; a esse si aggiunge l’associazione La Ricerca, come partner organizzativo. Il progetto si avvale anche della collaborazione di Svep Piacenza e dell’Ufficio di Piano del Distretto di Ponente, con l’ausilio di fondi regionali. Questa iniziativa, dichiara Daniele Righi di Abracadabra, ha l’obiettivo “da un lato di garantire un affiancamento concreto e un supporto per le famiglie, dall’altro di sensibilizzare quante più persone possibile riguardo a queste tematiche”, riunendo allo stesso tavolo la scuola, gli enti locali e i servizi sociali. Ciò si traduce nel reperimento e nella formazione pratica di un buon numero di volontari, che possano davvero aiutare le famiglie bisognose. Ormai giunto alle sue ultime fasi, ConNETtiamoci propone ora alcune occasioni di “formazione e informazione” riguardo a due degli aspetti che, nel bene e nel male, toccano più da vicino le famiglie: lo sport e le sostanze stupefacenti.
Lunedì 21 ottobre infatti, presso il Centro Culturale di San Nicolò, alle ore 20.45, il dr. Michele Bisagni, psicologo, terrà un incontro sui valori educativi nella gestione del gruppo in ambito sportivo.
Giovedì 24 ottobre, sempre alle 20.45, all’Oratorio San Filippo Neri di Castel San Giovanni, i dottori Cristina Maestri e Mauro Madama parleranno del consumo di sostanze stupefacenti, per dare utili strumenti di informazione e prevenzione a chi si trova a contatto con ragazzi che presentano questi problemi. Si tratterà di incontri rivolti a tutti coloro che, in un ruolo educativo, affiancano le famiglie e i minori, e che avranno l’obiettivo di “rafforzare e incrementare ulteriormente la rete creata sul territorio a favore delle famiglie fragili”, conclude Righi.

Paolo Prazzoli

Pubblicato il 16 ottobre 2019

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