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Don Micheli ha aperto strade nuove per i giovani

don giovanni micheli

Nella chiesa di Borgotrebbia a Piacenza nei giorni è stato ricordato don Giovanni Micheli, parroco di Castell’Arquato dal 1984 fino alla sua morte, a 66 anni, nell’ottobre 2005.
Don Pietro Cesena ha presieduto una messa (con lui don Sergio Agosti e don Severino Mondelli) alla presenza dei parenti del sacerdote e degli amici di un tempo, i “suoi” giovani alla Santissima Trinità, dove lui ha operato per quasi vent’anni a fianco di mons. Antonio Tagliaferri.

In un tempo, i primi anni ’70, in cui i gruppi giovanili nella Chiesa – sintetizziamo le parole di don Cesena – erano in forte crisi, don Giovanni ha saputo indicare una direzione: mettere al centro delle nostre vite la Parola di Dio. I gruppi allora si perdevano in infinite discussioni sui problemi sociali ed esistenziali ma senza mai parlare al cuore delle persone. Don Giovanni, negli anni in cui alla Santissima Trinità approdava da Roma il Cammino neocatecumenale, ha avuto l’intuizione di portare la Bibbia come esperienza viva di amore ai giovani. Questa sua decisione – ha aggiunto – ha prodotto tanti frutti generando vocazioni al sacerdozio e famiglie cristiane.

Ancora oggi – ha proseguito – l’essenziale nella Chiesa è condurre le persone a vivere un’esperienza profonda di misericordia che aiuta per davvero a rinascere, a scoprire un orizzonte di speranza nei mille insolubili problemi della propria vita.

micheli

Nelle foto: Don Micheli nei primi anni ’80; il Gruppo Catechistico dei giovani della parrocchia della Santissima Trinità di Piacenza con don Micheli a Pontremoli in occasione dell’ordinazione sacerdotale di don Pietro Pratolongo.

Pubblicato il 26 ottobre 2020

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