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«Una buona idea per un buon motivo»

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“Una buona idea per un buon motivo”. Così Antonio Chizzoniti, professore del corso “Cultura ed Etica del Cibo” all’Università Cattolica di Piacenza, ha sintetizzato il senso del “business game” a cui hanno partecipato gli iscritti al corso magistrale Food Marketing e Strategie Commerciali dell’ateneo di San Lazzaro. L’iniziativa, infatti, oltre al valore accademico, ha portato nell’ultimo mese una cinquantina di studenti - suddivisi in otto gruppi - a sfidarsi a colpi di idee di marketing per lo sviluppo dell’Emporio solidale di Piacenza, struttura attiva da poco più di un anno sul territorio piacentino che accoglie e supporta famiglie in difficoltà sul piano economico e relazionale. Il risultato finale è stato la realizzazione di progetti e strategie incentrati su due direttrici principali: da un lato il miglioramento dell’organizzazione e della comunicazione dell’Emporio - il cosiddetto Retail Marketing - dall’altro la pianificazione di un’azione efficace di attrazione di fondi e personale (Fund & People Raising).
Il momento conclusivo di questo “gioco etico” è andato in scena nella mattinata del 25 novembre, attraverso un incontro online in cui gli studenti hanno presentato i loro elaborati alla presenza di docenti ed istituzioni della città: lo stesso Chizzoniti, i professori Edoardo Fornari e Sebastiano Grandi; nonché Mario Idda, presidente dell’Emporio Solidale, il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri e l’assessore ai Servizi Sociali Federica Sgorbati. “E se alla fine è stato scelto solo un progetto migliore - ha commentato Chizzoniti -, si può dire che, dato l’obiettivo nobile per cui si gareggiava, sono stati tutti vincitori”. Tante le idee messe sul piatto dagli studenti, cablate sulle istanze reali dell’Emporio: in primis la necessità di reperire con più frequenza alimenti freschi - da qualche tempo, infatti, è presente una cella frigorifera -, prodotti per la casa e per l’igiene personale; quindi quella di potenziare il gruppo volontari, le relazioni con il territorio e i fondi da “iniettare” nelle casse della struttura di via Primo Maggio. “Tutte azioni a cui - assicurano le realtà coinvolte - a partire da domani si cercherà di dare una attuazione concreta”.
“Si tratta di un progetto con una valenza sociale straordinaria - ha sottolineato il primo cittadino Patrizia Barbieri -, un servizio importante per il tessuto della città di cui abbiamo estremo bisogno, soprattutto in questo momento”. Parole a cui ha fatto eco il commento del diacono Idda. “I ragazzi - ha spiegato - si sono messi in gioco per entrare in relazione con una comunità che sta soffrendo, dando il loro contributo in prima persona”.

Federico Tanzi

Ascolta l'audio   

Pubblicato il 26 novembre 2020

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