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Il Vescovo: «Come Santa Teresa lasciamoci condurre dallo Spirito»

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“Santa Teresa accetta di non opporre resistenze al Signore, rinuncia alle sue piccole sicurezze, legate all’austerità, all’osservanza esteriore delle regole, a comportamenti severi. Intuisce, volgendo lo sguardo al Cristo sofferente, che è un'altra la strada da seguire: quella “determinata determinazione” di arrendersi totalmente a Lui, solo cosi la grazia può operare. In questo modo inizia l’esperienza mistica della Santa che la porterà alle più alte vette nella relazione con Dio”. Sono le parole di mons. Adriano Cevolotto, con cui ha tratteggiato la figura di Santa Teresa d’Avila, il 15 ottobre, nella chiesa omonima di Piacenza sul Corso Vittorio Emanuele.

La celebrazione è stata introdotta dal parroco don Guerrino Barbattini che ha ringraziato il Vescovo della sua presenza, nella festa della Santa Patrona della parrocchia, insieme al Vicario generale mons. Luigi Chiesa e al parroco di San Sisto, don Paolo Mascilongo.

Apertura al Signore

La riflessione di mons. Cevolotto è partita dall’episodio del Vangelo che narra l’incontro tra Gesù e la donna Samaritana che va attingere, in un gesto quotidiano, l’acqua al pozzo. “Cristo incontra la donna - ha aggiunto - dentro la sua vita con l’obiettivo di condurla all’invocazione: “Signore, dammi sempre quest’acqua”. Ogni cammino di ricerca - per il Vescovo - deve portare all’invocazione, alla apertura verso il Signore. “Noi ci aggrappiamo a delle piccole sicurezze - ha evidenziato il Presule - a delle piccole manie, a dei bisogni ossessivi di avere e di fare cose che ci diano rassicurazioni e certezze”.

La dittatura della carne

Invece Gesù introduce la nostra esistenza a domande interiori e, riferendosi al brano di san Paolo ai Corinzi, il Vescovo ha evidenziato come spesso ognuno di noi è nella “dittatura della carne”, intesa come la ricerca di propri desideri, aspirazioni, ambizioni a cui si deve sempre sottostare. “Lo spirito Santo invece - ha spiegato mons. Cevolotto - suscita in noi ricerche più profonde che danno pienezza alla vita. Come Santa Teresa siamo chiamati a lasciarci condurre dallo Spirito, superando le nostre piccole ambizioni, per un amore più grande come quello di Cristo”.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 16 ottobre 2021

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