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Veglia in San Donnino, si è pregato per la pace

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I canti e le preghiere sul tema “Il tuo volto Signore io cerco”, animata dai giovani del Rinnovamento nello Spirito, in collaborazione con la Pastorale giovanile della diocesi, hanno caratterizzato la veglia di preghiera conclusiva delle “24 ore di adorazione eucaristica”, il 16 giugno, nella chiesa di San Donnino in largo Battisti, sede del Centro eucaristico diocesano, da poco riaperta dopo interventi di restauro, presieduta da don Roberto Ponzini collaboratore del Servizio diocesano per la pastorale giovanile.
L’Eucaristia è stata esposta da mercoledì 15 giugno alle ore 21 fino a giovedì sera e si è pregato per la pace, per il cammino della Chiesa piacentina-bobbiese, per la nostra città.

Gesù: dolcezza infinita
 “Gesù ti adoro” è uno dei canti che ha fatto da sfondo all’adorazione spontanea e sentita che ha fatto nascere preghiere spontanee come:
“Gesù sei venuto a vivere nei limiti del nostro peccato, a prescindere dalle nostre ferite, ti lodiamo e ti esaltiamo. Vogliamo esprimere un amore che va al di là delle apparenze. Cristo, dolcezza infinita, noi guardiamo a te, sentiamo lo sguardo tuo amore...”.
Le preghiere e le letture bibliche hanno voluto esprimere come la lode coincide con la vita amata, è la pienezza dell’amore obbediente, è la vita scolpita, intagliata, incastonata dalla Parola eterna del Padre, è la dossologia della vita, la firma a quel cantico di lode che diviene la nostra stessa vita dinanzi a Dio.

Entrare nella lode
“Se amiamo Gesù e lo lodiamo, - si è continuato nella preghiera - entriamo nella Sua vita e siamo come eternizzati. Solo così possiamo recepire lo stretto legame tra l’adesione alla Parola eterna di Dio, Gesù, e la lode a Dio Padre per mezzo di Gesù.
La lode è il primo riflesso dell’effusione dello Spirito, perché se apri la bocca e aliti lo spirito vivente che è in te, la tua voce, le tue parole sono lode, proclamazione dell’amore, vita d’amore. Dunque, la lode tiene in vita il mondo; è il respiro di Dio per il mondo; è l’eccellenza della vita amante. La lode è l’amore che irradia carità, misericordia operosa, offerta di noi stessi. La lode è l’atto più altruistico che ci sia: non parla di te, ma di Dio; non parla solo di te, ma ama tutto ciò che è con te, per te, cioè il fratello”.
L’adorazione con la benedizione eucaristica ha concluso una bella sperienza di preghiera che ha coinvolto tutta la città.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 17 giugno 2022

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