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Don Giancarlo Plessi al Meeting di Rimini

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“Il Meeting funziona sempre perché è una espressione di qualcosa di bello, fa sempre nascere curiosità e passioni”: così don Giancarlo Plessi parla della convention promossa da Comunione e Liberazione che si sta svolgendo a Rimini dal 20 al 25 agosto. “La partecipazione di persone da tutto il mondo – aggiunge il sacerdote - sottolinea la sua dimensione internazionale, essendo veramente un meeting per l’amicizia tra i popoli”.

 
La prima edizione del 1980
Don Plessi, che ha sempre partecipato tutti gli anni a questo evento, ricorda la prima edizione: “Era il 1980, alla guida dell’auto, con cui eravamo diretti a Rimini, c’era il compianto don Fausto Capucciati, che accompagnava il nostro vescovo mons. Enrico Manfredini, inoltre don Bruno Ognibeni ed io giovane seminarista che me ne stavo muto e in ascolto in mezzo a tali personalità… Quella edizione, che era agli albori ancora in uno stile ridotto, mi ha molto colpito ed emozionato e da allora, fino ad oggi, non ho mai mancato un appuntamento, ed ho portato centinaia di giovani”.


Una passione per l’uomo
Il tema di quest’anno “Una passione per l’uomo” è ispirato a un intervento, pronunciato al Meeting nel 1985, da don Luigi Giussani, del quale quest’anno ricorre il centenario della nascita. “È l’uomo con la U maiuscola - dice don Giancarlo - che evidenzia la sua centralità nel mondo, ma accompagnata da Cristo che è morto per ciascuno”. Un cristianesimo intriso di umanità quello di Comunione e Liberazione che in questo Meeting vuole dare attenzione particolare all’educazione, la famiglia e la scuola, in un contesto sociale sempre di più caratterizzato da fragilità esistenziali e tante domande di senso.    


Il Cristo della via Emilia
Don Plessi, in questa edizione del meeting, è stato oratore, domenica 21 agosto, in un incontro di testimonianze e letture di Giovannino Guareschi sul tema: “Il Cristo della via Emilia”, coordinato dal giornalista Egidio Bandini. “L’ambiente è un pezzo della pianura padana: e qui bisogna precisare che, per me, il Po comincia a Piacenza. Il fatto che da Piacenza in su sia sempre lo stesso fiume, non significa niente: anche la Via Emilia, da Piacenza a Milano, è sempre la stessa strada; però la Via Emilia è quella che va da Piacenza a Rimini. Non si può fare un paragone tra un fiume e una strada perché le strade appartengono alla storia e i fiumi alla geografia. E con questo? La storia non la fanno gli uomini: gli uomini subiscono la storia come subiscono la geografia. Il paese di Mondo piccolo è un puntino nero che si muove assieme ai suoi Pepponi e ai suoi Smilzi, in su e in giù lungo il fiume per quella fettaccia di terra che sta tra il Po e l’Appennino…”: sono le suggestive parole di Guareschi lette al Meeting che hanno dato inizio all’incontro “Il Cristo della via Emilia”.


Cinque testimonianze
Ad alternarsi ai testi di Giovannino Guareschi, si sono susseguite cinque testimonianze di sacerdoti che, con il loro lavoro, incarnano, oggi, la presenza del Cristo e la passione per l’uomo come don Camillo, lungo un’ideale Via Emilia che collega, appunto, Piacenza alla Riviera romagnola. Don Plessi ha parlato come presidente pro tempore del Centro Manfredini, una struttura, in via Beati a Piacenza, che ospita adulti psichicamente disabili, fondata da don Angelo Bertolotti.
Don Daniel Cadrenas, missionario degli “Identes”, ha raccontato del monastero di Santa Maria degli Angeli di Busseto che ospita gruppi di giovani e giovanissimi, da tutta Italia. Don Luigi Valentini, a Marore di Parma, ha creato dal nulla la “Comunità Betania” che assiste tossicodipendenti, carcerati, immigrati e malati di Aids e oggi accoglie i profughi ucraini.
Don Daniele Benecchi, cappellano militare regionale della Guardia di finanza, ha alle spalle una storia di vicinanza alle forze armate, sempre nel nome di Gesù. Don Pierre Laurent Cabantous, parroco del Duomo di Cervia, è l’autore di un volume che riporta i suoi dialoghi con Gesù: il suo Cristo dell’altar maggiore. Le testimonianze di questi presbiteri hanno narrato storie di vita, episodi, vicende tutte incentrate sulla via Emilia. Sono esperienze come quelle raccontate dalla penna incantevole di Guareschi, che ha descritto la vita delle comunità vicine al grande fiume Po.

R. T.

Pubblicato il 23 agosto 2022

Nella foto, don Giancarlo Plessi al Meeting di Rimini.

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