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Si torna a parlare di eutanasia

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In Parlamento si torna a parlare di eutanasia e suicidio assistito. Spinge verso questa direzione il presidente della Camera Roberto Fico, che si è espresso a favore di una legalizzazione delle richieste di morte intervenendo a Montecitorio ad un convegno  a dieci anni dalla morte di Eluana Englaro. Ma soprattutto spingono ad introdurre il “suicidio di Stato” alcune proposte di legge che dal 30 gennaio sono giunte sui banchi delle Commissioni riunite Affari Sociali e Giustizia alla Camera. Tra queste, c’è la proposta di legge “Modifiche alla legge 219 in materia di trattamenti sanitari ed eutanasici”, che ha come primo firmatario Andrea Cecconi, ex Movimento 5 Stelle, ora Gruppo Misto: si chiede di introdurre nel biotestamento anche l’eutanasia procurata attivamente dal medico. Richieste analoghe sono contenute nella legge di iniziativa popolare depositata nel 2013 dall’associazione radicale “Luca Coscioni”.
La testimonianza di  Emanuela Crestani : “Anche il giorno che sarò nel letto, con le sbarre a proteggermi per non farmi cadere, avrò sempre qualcosa da donare: l’amore”. In Emanuela la minutezza del fisico è inversamente proporzionale alla forza di volontà. Rompe gli schemi, con la sua voglia di vivere a dispetto delle condizioni imposte dallo stadio 8.5 - su 10 - della scala della sclerosi multipla. Non cammina, non vede, è alimentata ed idratata artificialmente, non riesce a deglutire e fatica a parlare, ma non indietreggia di un passo. Rifugge gli sguardi di compatimento (“non voglio nemmeno che mi facciano passare davanti nella fila al supermercato”). È tutta protesa verso gli altri.

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