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Raccontare Cristo a Taiwan

contuzzi

Alla Festa missionaria di Podenzano don Donato Contuzzi ha raccontato cosa vuol dire annunciare Cristo a Taiwan, dove ha valore solo chi ha successo. Nell’ipertecnologica isola di Taiwan, dove l’industria informatica produce benessere e l’influenza occidentale fa da argine alla politica del pensiero unico della Cina comunista, il dramma, per i giovani, è l’assenza del padre e una cultura della prestazione spinta all’estremo. Così succede che, tra chi frequenta l’Università Cattolica, l’amicizia tra alcuni insegnanti che sono anche sacerdoti diventi occasione per scoprire che ciò che fa il valore della persona non è il successo che riesce a raggiungere, ma la sua unicità di figlio di Dio.
Don Donato Contuzzi ha 39 anni e da sei, come missionario della Fraternità di S. Carlo Borromeo, vive a Taipei, insegnando lingua e cultura italiana nell’Ateneo fondato a Pechino dai benedettini e costretto a trasferirsi con l’avvento della Repubblica popolare cinese. Da settembre 2017 è anche parroco nella periferia della capitale. Ha raccontato la sua esperienza alla Festa missionaria organizzata, da ormai 21 anni, dalla parrocchia di Podenzano.
Lucano, laureato in ingegneria a Parma, dove, nel ‘98, da studente, conosce don Fausto Arrisi - oggi parroco del paese della Val Nure - a un incontro nella città ducale, resta colpito da un missionario, don Paolo Costa, che parla di un Oriente in cui il 99% delle persone non conosce Cristo.

Pubblicato il 31 agosto 2018

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