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Le suore festeggiano i 150 anni al Ciano

Buon Pastore, pranzo con gli storici vicini di casa

gruppo suore

Da "Cielito Lindo" a "Che sarà": le suore messicane della Congregazione delle Figlie di Gesù Buon Pastore con la loro chitarra fanno da colonna sonora al pranzo che le religiose hanno voluto offrire e condividere con gli abitanti dell'ex Ciano, il complesso di edilizia popolare pubblica di via San Sepolcro. Il motivo, l'inizio dei festeggiamenti per i 150 anni di presenza in città della Congregazione fondata a Torino da Giulia Colbert di Barolo.
«La nostra fondatrice ogni giorno apriva le porte del suo palazzo per dare da mangiare ai poveri - spiega la madre generale suor Franca Barbieri - e anche noi abbiamo voluto seguire il suo esempio,organizzando questo momento insieme agli amici del Ciano, che sono stati a lungo nostri vicini. Le suore infatti al loro arrivo a Piacenza dopo un breve periodo in via San Nazzaro sono state fino al 1952 in via Campagna, accogliendo orfane e bambine povere per la loro istruzione".
Gli abitanti del Ciano che hanno accolto l'invito - tra loro anche una tavolata di giovani - si sono uniti con entusiasmo ai canti delle suore. Ottimo e abbondante il menù: pastasciutta, arrosto con patate, insalata e l'immancabile brindisi con la torta. Il bel giardino del complesso Acer si è popolato di tavoli e sedie. Al gruppo si è unito strada facendo anche qualche vicino. Sono 306 le persone che vivono in questo angolo della vecchia Piacenza; 102 hanno dai 65 anni in su. Gli under 18 sono 45. In tutto, si parla di 183 famiglie, tra le quali 33 di nazionalità straniera.
«Da quando vivo qui, ossia da quattro anni, non ho mai visto niente di così bello. Spero davvero che si ripeta. Oggi ho respirato aria di festa. È bello che qualcuno si ricordi di noi», è la confidenza di uno dei giovanissimi abitanti del Ciano che non hanno voluto mancare al pranzo. Tra gli ospiti, in rappresentanza del Comune il consigliere Sergio Pecorara e il direttore generale di Acer Stefano Cavanna insieme alla mediatrice sociale Giusy Civardi. 

Pubblicato il 19 settembre 2018

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