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«Siate i rivoluzionari del dono»

Don Mazzi all’Università Cattolica

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Nove sessioni parallele per incontrare le realtà locali del volontariato. Due testimonial di eccezione, don Antonio Mazzi e l’artista Simona Atzori.
Un evento unico in Italia per l’ambiente universitario.

Mattinata all’insegna del valore sociale della gratuità alla sede piacentina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per il “Dono Day” 2018, che cade il 4 ottobre, memoria di San Francesco d’Assisi.
L’iniziativa, come ha spiegato il direttore di sede Mauro Balordi, è stata fortemente voluta dai presidi di Facoltà dell’Ateneo di San Lazzaro - da un’idea della professoressa Anna Maria Fellegara - ed è realizzata in collaborazione con SVEP, il Centro servizi provinciale per il volontariato.
“A Piacenza ci sono circa ventimila volontari e 358 associazioni. Di volontariato si parla tanto ma spesso non si conoscono le realtà che vi operano. Per noi quindi è una grande opportunità per incontrare i giovani”, sottolinea la presidente di SVEP Laura Bocciarelli.

Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità “Exodus”, non sale in cattedra e sprona gli studenti ad essere dentro una Università Cattolica che è tale non solo per aggettivo, ma perché capaci di incarnare una cultura controcorrente, all’insegna del donare e non del ricevere.
“Il concetto del dono deve diventare vita, non può essere un tema su cui riflettere solo una volta all’anno. Bisogna cominciare a ribellarsi a questa società, che non significa tornare al Sessantotto, ma quella rivoluzione dolce che ci fa perdere”.
Don Mazzi guarda negli occhi gli studenti e chiede loro di smuovere la società. “Siete voi la nostra speranza”, ripete.
Porta l’esempio della povertà vissuta come strumento per cambiare il mondo, parla di Francesco d’Assisi e di Madre Teresa. Del discorso della Montagna con il versetto “Beati i poveri in spirito”.

“Bisogna cambiare l’aria. Tutto il Vangelo è fondato sul dare a chi non se lo merita, secondo la prospettiva della società. Il primo ad andare in Paradiso è stato un ladrone. Il figliol prodigo che si è mangiato tutto è arrivato a casa e il padre ha fatto festa. Se due persone non ci avessero desiderato non saremmo qua. Anzi, se siamo qua è perché siamo il desiderio di Dio. Ognuno di noi è un desiderio di Dio. Se è partita da Dio, devo continuare la logica del dono. Il mondo non cambierà se cambieranno i politici, ma il giorno in cui il dare diventa elemento strategico della mia vita. E c’è davvero dono dove c’è perdono. Altrimenti non si è felici. Ci può essere la felicità, ma non l’essere felici”.

Barbara Sartori

Nella fotogallery, i relatori all'incontro introduttivo della Giornata del Dono durante il saluto del direttore dell'Università Cattolica di Piacenza Mauro Balordi (da sinistra, il direttore del Laboratorio di Economia Locale Paolo Rizzi, la presidente Svep di Piacenza Laura Bocciarelli, il direttore della Facoltà di Scienze della Formazione Luigi Pati, il presidente della Facoltà di Scienze agrarie Marco Trevisan, la preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza Anna Maria Fellegara e il direttore Balordi), alcune delle realtà presenti agli stand e don Antonio Mazzi durante il suo intervento.

Pubblicato il 4 ottobre 2018

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