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Anche il Vescovo premiato a «Piacenza nel mondo»

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C’era anche il vescovo mons. Gianni Ambrosio tra i premiati all’incontro di “Piacenza nel mondo” a Groppovisdomo l’11 agosto alla festa dell’emigrante promossa in occasione dei 50 anni della Pro Loco. A consegnare l’onorificenza il presidente dell’associazione “Piacenza nel mondo” avv. Giovanni Piazza.

Il Vescovo, che da giovane prete ha vissuto tre anni a Parigi per completare i propri studi alla Sorbona e all’Institut Catholique della capitale francese, ha espresso il proprio grazie citando le parole di una coppia di sposi incontrati proprio a Groppovisdomo: “Siamo stati a Londa e ci siamo stati bene, ora siamo in Svizzera e stiamo bene e torniamo sempre nella nostra terra. Io vorrei che tutti potessero trovarsi bene ovunque e tornare sempre nella nostra terra”.

La festa dell’emigrante si era aperta con l’esibizione della fanfara alpina Ramera di Bergamo sul sagrato della chiesa; è seguita la messa presieduta dal vescovo e concelebrata, fra gli altri, dal parroco don Giovani Rocca. Dopo la celebrazione sono stati inaugurati il monumento agli emigranti e la mostra fotografica sulle migrazioni; è seguito il 25esimo incontro provinciale con le comunità piacentine nel mondo e la consegna dell’onorificenza “Piacentino benemerito nel mondo”.

Sono stati premiati, oltre al Vescovo, il premio oscar John Casali originario di Morfasso (per il miglior mixaggio con la colonna sonora del film Bohemian Rhapsody), l’ambasciatore francese Joseph Silva che è originario di Farini, l’imprenditore e rappresentante della Società degli alpini di New York Giorgio Gazzola originario di Pillori nel comune di Travo, il ristoratore Giampaolo Chinosi che ha lasciato Obolo di Gropparello nel 1960 per la Grande Mela, il presidente onorario del Piacenza Calcio Stefano Gatti, imprenditore dell’acciaio e protagonista insieme al fratello Marco e ad altri soci del rilancio della compagine calcistica, e l’Associazione nazionale degli alpini di Piacenza, giunta al suo centenario. Ai premiati è stata consegnata una litografia sull’emigrazione a cura dell’artista piacentino Marco Piersanti.

Al termine, stand gastronomici e musica con l’orchestra Bagutti.

Il monumento all’emigrante – spiega Romano Bergonzi, nativo di Groppovisdomo e da decenni impegnato nei diversi continenti nel settore dell’oil & gas, raffigura sia chi partiva ieri con la propria valigia carica di storia sia chi parte oggi dall’Italia con la propria ventiquattr’ore per lavorare all’estero. Il contesto è radicalmente cambiato ma non è venuto meno il legame con le proprie origini, con la propria comunità, il paese, la chiesa.

A scoprire il monumento, tre emigranti: Natalina Baccanti, Gabriella Bergonzi ed Elena Stragliati. Molte le autorità e i politici presenti, fra cui Gianluigi Molinari, consigliere regionale e presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. È stato anche espresso cordoglio al sindaco di Morfasso Paolo Calestani colpito dall’improvvisa morte della sorella Annalisa di 44 anni.

“Nei miei tre anni a Parigi – ha ricordato mons. Ambrosio durante la messa – ho vissuto a stretto contatto con le comunità italiane, spagnole e portoghesi. L’esperienza di ogni uomo – ha aggiunto – è paragonabile a quella di Abramo, alla ricerca di un orizzonte nella vita. Mentre si cammina si scopre di avere attorno a sé un popolo impegnato, grazie alla chiamata di Dio, in un cammino di liberazione”.

Nelle foto, il Vescovo che inaugura il monumento e mentre saluta le tre emigranti Natalina Baccanti, Gabriella Bergonzi ed Elena Stragliati. Nella quarta foto, mons. Ambrosio con John Casali e Silvana Ramelli originaria di Morfasso.

Pubblicato il 12 agosto 2019

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