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Ministranti... per sempre

Ministranti... per sempre

Quello del ministrante non è un servizio a scadenza

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“Ma almeno ce l’hai la patente?”. Aveva compiuto 18 anni da pochi mesi Marco Pollina e stava facendo scuola-guida quando si sente rivolgere la domanda dal vescovo Enrico Manfredini. Era andato a celebrare la Cresima nella sua parrocchia, la Santissima Trinità.
Ai tempi non aveva un cerimoniere fisso, se non in Cattedrale. Ad accompagnarlo nelle visite in diocesi erano degli accoliti. Tra questi, Pierluigi Marchionni (che diventerà diacono permanente). Marco lo aveva conosciuto perché, insieme all’amico Aldo Fava - ora sacerdote - aveva frequentato con lui il corso per diventare ministro straordinario della comunione. Il mandato lo aveva ricevuto quindici giorni prima del compimento della maggiore età.
“Cosa ne pensa - propone Marchionni al Vescovo - se chiamiamo anche lui?”.

Mentre per iniziativa del Centro Vocazioni ci si prepara alla tre-giorni dei chierichetti a Bedonia dal 25 al 27 agosto, facciamo “il punto” su cosa vuol dire il servizio all’altare.
Solo affare da bambini? Per nulla, come dimostrano l’esperienza di Marco Pollina alla Santissima Trinità e di Marco Guarinoni a Castel San Giovanni.


Leggi il servizio a pagina 13 dell’edizione di venerdì 24 giugno 2016.

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