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Vincere il male con il bene

Vincere il male con il bene

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Una festa nel segno della misericordia, così possono essere definite le celebrazioni patronali in onore di Sant'Antonino che si sono svolte nei giorni scorsi a Piacenza.

"Antonino si è opposto al male facendo valere il bene più grande. In lui, martire per Cristo, come in tutti i martiri cristiani di ieri e di oggi, risplende la forza dell’amore misericordioso”, ha affermato il vescovo mons. Gianni Ambrosio durante la messa patronale del 4 luglio.
“La piccola comunità cristiana degli inizi - ha proseguito - ha voluto che quel giovane che ha confessato la fede in Gesù Cristo fino al martirio, diventasse il suo speciale patrono e il suo intercessore, come pure il custode della sua identità e della sua libertà. All’origine della nostra comunità piacentina, sta il gesto di Antonino che afferma il primato di Dio su ogni realtà umana e su ogni imperatore di turno e proclama la sua libertà di fronte a ogni sopruso”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l'arcivescovo di Bologna mons. Matteo Zuppi: Antonino - ha detto - ha scelto la non violenza nel nome di Cristo. Non vale, in quest’ottica, il vecchio detto "se vuoi la pace, prepara la guerra", ma se vuoi la pace, scegli anche tu la pace.

Durante la messa è stato consegnato il Premio Antonino d’Oro a Giancarlo Bianchini, un riconoscimento per l’impegno svolto nell’educazione dei giovani, nella politica e nel volontariato a favore dei disabili. 
I disabili ci insegnano tanto – ha rimarcato l’arcivescovo di Bologna -, insegnano a guardare all’altro, a non mettere al centro di tutto solo il nostro io. Sono un richiamo, come lo fu del resto anche il martire Antonino, a sconfiggere il male con la forza dell’amore e del bene.

Leggi il servizio alle pagg. 14 e 15 dell'edizione de "il Nuovo Giornale" di venerdì 8 luglio 2016.
Sull'edizione digitale anche la photogallery e il video.

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