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Il grazie del Vescovo al Germoglio

Gruppo Germoglio Vescovo 28 4 2021


Il vescovo mons. Adriano Cevolotto ha fatto visita al “Germoglio” in via Bubba, la prima cooperativa sociale di Piacenza nata 40 anni fa nel febbraio 1981. All’origine, un gruppo di genitori accomunato da un’esigenza condivisa: offrire ai propri giovani figli disabili, una volta terminato il percorso scolastico, un addestramento professionale proporzionato a forze e capacità, permettendone il recupero sociale e l’inserimento nel mondo del lavoro. A volere il progetto fu infatti il vescovo Enrico Manfredini, che concesse l’utilizzo di parte del fondo “San Giuseppe” di via Bubba, di proprietà dell’Istituto Madonna della Bomba. Nei primi anni di attività, la Caritas diocesana distaccò alcuni obiettori di coscienza al servizio civile in cooperativa; un grosso contributo alla crescita de “Il Germoglio” venne anche dato dai gruppi di volontariato provenienti dalle parrocchie cittadine e dall’Azione Cattolica.



La visita alla struttura
Accolto dal consiglio di amministrazione de Il Germoglio – dal presidente Mariano Cobianchi, dalla vicepresidente Manuela Silva, dalla responsabile amministrativa Silvia Frazzi e dal direttore tecnico Gianluca Delpanno -, mons. Cevolotto, ha visitato la struttura accolto dai ragazzi che vi lavorano. Una visita al garden, alle serre, ai recinti degli animali, all’ampia zona attrezzata con campo giochi, al ristorante, alla bottega e, infine, all’inaugurazione della nuova area all’aperto.


La dignità del lavoro
Al termine si è avuto un momento di confronto nell’ex chiesa dedicata a San Giuseppe ora adibita a zona convegni e sala eventi con altre realtà cooperative. Erano presenti il presidente di Confcooperative Daniel Negri, la presidente di Confcooperative Nicoletta Corvi, il presidente della cooperativa San Martino Mario Spezia, per diversi anni presidente anch’egli di Confcooperative, e alcuni tra i fondatori. Renzo Rigoni e Giuseppe Carini, e per la Caritas il direttore della Caritas Mario Idda e Massimo Magnaschi.
Mons. Cevolotto ha invitato la realtà del Germoglio a proseguire l’opera avviata: “Questi quarant’anni non sono passati invano. Una volta il disabile era una persona che veniva tenuta in casa, quasi per paura di farla vedere. Oggi questa mentalità è cambiata. Realtà come questa offrono spazi belli, che trasmettono ai ragazzi la soddisfazione e l’orgoglio di lavorare con dignità”. “Sono orgoglioso – ha concluso - che un Vescovo come Manfredini abbia dato via a questa realtà e ringrazio veramente tutti quanti si adoperano per la crescita della cooperativa”.

Pubblicato il 28 aprile 2021

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