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Rotary Piacenza e Caritas insieme a sostegno dei più deboli

Rotary

Cos’è il Service del Rotary? È stabilire un obiettivo e riuscire a raggiungerlo dopo un’attenta analisi della propria comunità. Molti Service del Rotary di Piacenza si sono affiancati alla Caritas della diocesi di Piacenza-Bobbio e Giorgio Visconti, presidente del Rotary piacentino, in questo periodo difficile, caratterizzato dall’emergenza del Covid, pur sospendendo le conviviali in presenza, ha continuato a portare avanti i tanti service a favore del territorio. Anche il 3 maggio, in una Conviviale, in collegamento Zoom, si è sviluppato il tema: “Rotary Piacenza e Caritas insieme a sostegno dei più deboli”.
“Bisogna affiancarsi in una rete di condivisione, di prospettive e mettere al centro le persone e le fasce della popolazione più deboli e fragili”. Sono le parole del vescovo Mons. Adriano Cevolotto, invitato all’incontro, che ha introdotto la conviviale. “Ringrazio il Rotary di Piacenza - ha aggiunto - per la sensibilità che sta manifestando a sostegno dei progetti Caritas”.
Anche Mario Idda, Direttore della Caritas diocesana, presente al meeting online, ha sottolineato la collaborazione con il Rotary in diversi progetti come quello di “Piacenza solidale” che ha portato all’acquisto del furgone con cella frigorifera per la raccolta di prodotti freschi dalla catena di distribuzione. Un servizio che si è rafforzato e potenziato con l’emporio solidale e con la consegna delle borse viveri.

PIACENZA SOLIDALE

“Il progetto “Piacenza solidale” è quello di trasformare lo spreco in risorsa”. Ha spiegato Mariagrazia Porcari, operatrice Caritas. “In questo progetto gli alimenti recuperati da negozi e supermercati, ancora in buonissimo stato alimentare, vengono portati alla Mensa della fraternità di Caritas e usati per la confezione di borse viveri. I beneficiari sono molte famiglie del territorio piacentino, raddoppiate in questo ultimo anno. Undici sono i punti vendita, da cui ogni mattina vengono ritirati alimenti e, nei prossimi mesi, se aggiungeranno altri tre della grande distribuzione.

PROSSIMA FERMATA

Prossima Fermata è l’altro progetto, presentato sempre dall’operatrice Porcari, in cui il Rotary ha collaborato con l’acquisto di una trebbiatrice per il grano saraceno, attrezzatura utile, inserita in questa attività. Il Progetto aiuta le persone in situazioni di svantaggio economico e sociale ad apprendere nuove competenze e gli ambiti di inserimento sono quello agricolo e dei servizi.
“Vogliamo accompagnare - ha sottolineato Porcari - persone inoccupate o disoccupate attraverso un lavoro comunitario, a far acquistare fiducia in sé stessi per rimettersi in gioco nell’ambito lavorativo. La sede del progetto è a Cadeo dove in, due ettari di terreno, si coltivano prodotti orticoli e alberi da frutto e, da ultimo, l’allevamento di galline ovaiole”.
Il progetto, supportato anche dall’Università Cattolica di Piacenza, è nato per aiutare le persone che escono dal carcere e accompagnare chi sta finendo una pena detentiva verso una autonomia. “Si vuole anche - ha evidenziato l’operatrice Caritas - riattivare dei legami, grazie ai 20 volontari che ci seguono, e vivere il territorio come occasione di incontro con i giovani e le comunità”.
“Ho lavorato molto per convincere le frange di cittadini contrari al progetto”. Sono le parole di Marco Bricconi, sindaco di Roveleto che si è battuto per la riuscita di “Prossima Fermata”.
“Abbiamo dato - ha evidenziato - le informazioni necessarie a chi ci osteggiava con incontri pubblici, creando anche un comitato formato da persone di diversa estrazione, per vincere le paure che animavano molti. Il tempo ci ha dato ragione e ha dimostrato che il progetto è importante e vincente”.

EMPORIO SOLIDALE E FALEGNAMERIA

“È una realtà significativa a cui accedono moltissime famiglie di cui il 64 % sono italiane”. Così Mario Idda ha spiegato l’emporio solidale. Prima della pandemia accedevano all’emporio meno di 80 famiglie, oggi si arriva ad oltre 150 famiglie.
Accanto al deposito che distribuisce tutti gli alimentari vi è un magazzino per mobili e una falegnameria. “Ritiriamo mobili da tutte le case che ce lo richiedono - ha affermato Idda - e lo riutilizziamo per arredare le abitazioni di persone in difficoltà. Abbiamo attrezzato anche un laboratorio di falegnameria per restaurare i mobili, dove, nel prossimo autunno, avremo degli inserimenti lavorativi”.

DIGNITÀ E ASCOLTO

“Non solo sostegno ai più deboli, non solo assistenza, ma opportunità di reinserirsi”. Ha puntualizzato Giorgio Visconti, al termine dell’incontro. “Tutto ciò - ha proseguito - crea una visione, un cannocchiale sulla vita che ci dà l’opportunità di guardare lontano”.
Anche il Vescovo ha sottolineato alcune parole emerse nella Conviviale come dignità, che si realizza nel dare lavoro e professionalizzare le persone in difficoltà. “L’altra parola è ascolto, perché l’aiuto è sempre preceduto dall’ascolto, un indispensabile obbligo morale - per mons. Cevolotto - che deve coinvolgere tutti”.

Riccardo Tonna

Pubblicato il 4 maggio 2021

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