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Preghiamo per chi ha perso la vita nel Mar Mediterraneo

 La Presidenza della CEI, in occasione della festa di San Benedetto, patrono d’Europa, invita le comunità a pregare per i migranti, in modo particolare per quanti hanno perso la vita nel mar Mediterraneo, proponendo un’intenzione da aggiungere alla preghiera dei fedeli di domenica 11 luglio. Sarà un modo per fare memoria e per esortare ogni cristiano a essere, sull'esempio del Santo patrono d'Europa, messaggero di pace e maestro di civiltà.

Intenzione per la preghiera dei fedeli 

Per tutti i migranti e, in particolare, per quanti tra loro hanno perso la vita in mare, naviganti alla ricerca di un futuro di speranza. Risplenda per loro il tuo volto, o Padre, al di là delle nostre umane appartenenze e la tua benedizione accompagni tutti in mezzo ai flutti dell'esistenza terrena verso il porto del tuo Regno. Al cuore delle loro famiglie, che non avranno mai la certezza di ciò che è successo ai loro cari, Dio sussurri parole di consolazione e conforto.

Lo Spirito Santo aleggi sulle acque, affinché siano fonte di vita e non luogo di sepoltura, e illumini le menti dei governanti perché, mediante leggi giuste e solidali, il Mare Nostrum, per intercessione di san Benedetto, patrono d'Europa, sia ponte tra le sponde della terra, oceano di pace, arco di fratellanza di popoli e culture. Preghiamo.

Le parole di papa Francesco

Le parole di Papa Francesco, pronunciate in due domeniche consecutive nel mese di giugno (13 giugno e 20 giugno) durante la preghiera dell'Angelus, scuotono le coscienze e chiedono di guardare con lucidità alle tragedie che continuano a verificarsi nel Mare Nostrum.
"Il Mediterraneo - ha detto il Papa il 13 giugno - è diventato il cimitero più grande dell'Europa". Aggiungendo nella domenica successiva (20 giugno): "Apriamo il nostro cuore ai rifugiati; · facciamo nostre le loro tristezze e le loro gioie; impariamo dalla loro coraggiosa resilienza!".

Secondo l'Organizzazione Mondiale per le Migrazioni (OIM), nei primi cinque mesi dell'anno sono morte nel Mediterraneo centrale 632 persone (+200% rispetto allo scorso anno), di cui 173 accertate e 459 disperse. Sono più di quattro al giorno, a cui purtroppo occorre aggiungere le vittime di altre rotte del mare, tra cui quella delle Canarie che ha avuto una tremenda escalation nell'ultimo anno, e i tanti fratelli e sorelle morti lungo il deserto del Sahara, in Libia o nei Balcani.

Di fronte a questo dramma, su impulso della Presidenza della CEI, viene rivolto un invito alle comunità ecclesiali: non dimenticare quanti hanno perso la loro vita mentre cercavano di raggiungere le coste italiane ed europee.

Pubblicato il 7 luglio 2021

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