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L’addio a Giancarlo Bianchini

bianchini

Piacenza dà l’addio a Giancarlo Bianchini, dal 1993 presidente dell’associazione Assofa, docente universitario, deputato dal 1983 al 1992, già presidente della Camera di Commercio, la giovinezza spesa nell’Azione Cattolica nella parrocchia di Santa Maria di Gariverto e a livello diocesano.
Bianchini, che il 4 novembre aveva compiuto 84 anni (con la consueta lucidità, aveva rilasciato un’intervista al nostro settimanale, pubblicata sull’edizione del 24 novembre), è morto oggi sabato 3 dicembre.
Lascia la moglie Rosetta, i figli Chiara, Lucia e Francesco e gli amatissimi nipoti. Da oggi alle 15.30 verrà allestita la camera ardente nella sede dell'associazione Assofa in via Bay a Piacenza; alle ore 20.30 verrà recitato il rosario. Domani, domenica 4, la camera ardente in sede sarà aperta dalle 10 alle 19 per coloro che desiderano fare una visita e una preghiera. Domani sera alle ore 20.30 il rosario sarà nella chiesa di San Giuseppe Operaio in viale Martiri della Resistenza. Sempre in San Giuseppe Operaio verranno celebrati i funerali lunedì 5 dicembre alle ore 14.30.

Giancarlo Bianchini è stato un uomo della prima linea: in parrocchia, sul lavoro, nelle aule del Parlamento e nel mondo del volontariato a fianco delle persone con disabilità. “Se guardo indietro - ci raccontava nel 2016, alla vigilia della consegna dell’Antonino d’Oro per il suo impegno di laico cristiano - mi accorgo che in ogni incontro c’è stato da parte mia lo sforzo di capire cosa il Signore mi stesse chiedendo in quel momento”. È la prospettiva con cui ha guardato anche l’ultimo periodo segnato dalla malattia.  Lui che sempre è stato in movimento, ha dato senso alla forzata immobilità facendo della sua casa un crocevia di incontri, telefonate, amicizie. La morte, proprio nella Giornata internazionale delle persone con disabilità, e i funerali il 5 dicembre, Giornata internazionale del volontariato, per quei curiosi giochi della Provvidenza vanno a sottolineare ancora di più i campi di maggior impegno di Giancarlo Bianchini, per i quali si è speso fino all'ultimo.

Un impegno a 360 gradi

Originario di Monticelli d’Ongina, dov’era nato il 4 novembre 1938, si era trasferito a Piacenza nel 1955: il padre stava per inaugurare un distributore Agip a San Lazzaro. Studente-lavoratore a Parma alla Facoltà di Economia, Bianchini diverrà docente universitario, prima come ricercatore in Bocconi e poi alle Università di Parma e Modena. Il 2 giugno 1966 sposa Rosetta Casali, conosciuta alla parrocchia della Gariverta: insieme condivideranno la nascita e la storia della associazione Assofa, una seconda famiglia.

È presidente della Camera di Commercio dal 1975 al 1983; nello stesso periodo ricopre l’incarico di presidente dell’Ente autonomo mostre piacentine e di presidente IMEBEP (società della Camera di Commercio per la realizzazione e gestione della Dogana di Piacenza). Da deputato - siede sui banchi di Montecitorio dal 1983 al 1992 - è capogruppo nella commissione per le attività produttive della Camera, occupandosi di tutela del mercato e della concorrenza, del risparmio energetico e della riforma dell’Enea, di export, artigianato.

Dal 1984 al 1992 è presidente del Consorzio Esportatori Piacentini e membro del comitato direttivo di Federexport (Confindustria). Dall’aprile ‘93 al gennaio ‘94 è commissario E.N.C.C. (Ente nazionale carta cellulosa).

Nella foto di Paolo Labati, Bianchini con la moglie Rosetta riceve il Premio Antonino d’Oro il 4 luglio 2016; in festa con loro, insieme al parroco don Giuseppe Basini, l’arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, il vescovo, ora emerito, Gianni Ambrosio e mons. Carlo Mazza, allora alla guida della diocesi di Fidenza.

Pubblicato il 3 dicembre 2022

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Commenti   

0 # Angela 2022-12-03 12:30
Ciao Giancarlo ci mancherai, le tue donne dei biscotti
Assunta, Angela Francese e Giulia
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