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Incontro e scambio di auguri alla Fondazione Pia Pozzoli

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La Fondazione Pia Pozzoli - Per il "Dopo di noi" invita tutti venerdì 21 dicembre alle ore 10 all'auditorium "Il Samaritano" (Piacenza, via Giordani 14) per uno scambio di auguri in occasione dell’ormai prossimo Natale.

Sarà anche un momento di confronto e di condivisione sull’attività svolta e in corso, un’occasione altresì per avanzare rilievi, proposte e progettualità nella prospettiva del “documento programmatico” da definire per il prossimo triennio.

Per informazioni: cell.366.9533096 - .

La Fondazione Pia Pozzoli nasce nel 2004 da otto associazioni locali che a Piacenza si occupano di volontariato e di sociale (Aias, Associazione As.So.Fa, Caritas di Piacenza Bobbio, Associazione Carmen Cammi, Associazione disabili persone Down, Cooperativa Il Germoglio 2, Istituto Madonna della Bomba, Associazione Ronda della Carità). Si è costituita presso la Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio in seguito ad una ricerca del Centro di Servizi di Volontariato SVEP sul tema del “Dopo di noi”.
Dal 2013 la Fondazione Pia Pozzoli ha modificato il suo statuto: diventando una Fondazione partecipata nella quale le famiglie, le istituzioni ed i gruppi associativi, concretizzando il principio di sussidiarietà, sono soci al pari dei soci fondatori. È presieduta da Vittoria Albonetti.

Alla Fondazione è stato dato il nome di Maria Pia Pozzoli, figura conosciuta e stimata del volontariato piacentino a favore delle persone disabili che è scomparsa prematuramente il 2 maggio 2002.

Questi gli obiettivi della Fondazione Pia Pozzoli:
- creare e gestire direttamente o indirettamente case-famiglia e soluzioni abitative che ricreino l’ambiente familiare

- predisporre per i disabili rimasti senza assistenza familiare le forme di tutela più opportune
- gestire e amministrare il patrimonio mobiliare ed immobiliare di tali persone disabili
- individuare e predisporre gli strumenti giuridici più idonei per la difesa dei loro diritti e dei loro interessi
- collaborare con tutti i soggetti pubblici e privati che possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi della Fondazione
- preparare famigliari e disabili, anche psicologicamente, ad affrontare la situazione del “dopo di noi”
- istituire una rete di rapporti tra le famiglie per un reciproco scambio di informazioni e di aiuto
- curare la formazione e l’accrescimento del patrimonio
- realizzare iniziative di formazione e di informazione sulla disabilità e sui temi ad essa connessi.

Pubblicato il 17 dicembre 2018

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