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Il dipinto di San Paolo nella chiesa di Ziano

zianoQuadroSe passate da Ziano, prendetevi un momento per visitarne la chiesa e per ammirare il grande e antico quadro del patrono San Paolo, che un recente restauro conservativo ha riportato al pieno splendore dei colori e all’originale, suggestiva luminosità della composizione.
La chiesa ospita anche un antico organo, anch’esso degno di attenzione.

Durante il recente restauro è stato finalmente possibile attribuire con certezza il dipinto all’artista parmigiano Vincenzo Bertolotti, nato nel 1804.
Vale la pena riflettere sulla sfida affrontata dall’artista nel 1843, data d’inizio dell’opera, quando, fronteggiato dalla vasta tela ancora immacolata, il pittore ha dovuto costruire l’immagine a partire da quella che, negli Atti degli Apostoli, è una striminzita descrizione di una cinquantina di righe.
L’artista ha dovuto mettere tanta della sua creatività per trasformare in immagine i pochi punti fermi dati dalle scritture: accadde attorno a mezzogiorno, sulla strada per Damasco, quando una grande luce investì Paolo e la voce del Cristo risuonò nelle sue orecchie.
La folgorazione è resa attraverso la posa di Paolo, la sua espressione di profonda meraviglia e il sofisticato uso della luce.

Il dipinto è stato restaurato nel 2016.
Alla presentazione dell’opera il restauratore Giuseppe De Paolis era intervenuto per spiegare come il restauro sia consistito principalmente nella rimozione della spessa patina opaca formatasi in oltre un secolo di esposizione.
“Ritrovati i veri colori dell’opera, la tela è stata riportata alla giusta tensione sul telaio e il medesimo, insieme alla cornice, sono stati trattati contro l’aggressione di tarli, particolarmente dannosi per quelle parti, realizzate in legno dolce di pioppo.

Gabriele Molinelli

Pubblicato il 15 agosto 2019

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