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Confindustria Piacenza, indagine semestrale

Incontro nellla sede di confindustria oiacenza

“Già nella precedente indagine agli inizi di febbraio, sull’industria piacentina, si affacciava il problema del corona virus”. Così ha esordito Luca Groppi, Direttore di Confindustria Piacenza, nella conferenza stampa del 30 luglio presso la sede di via IV Novembre. “Ora gli eventi legati alla diffusione del COVID19 - ha continuato - che hanno coinvolto il nostro territorio e il resto dell’Italia a partire da fine febbraio 2020, per poi allargarsi al resto del mondo, hanno provocato una situazione economica, oltreché sociale e sanitaria, inimmaginabile ad inizio 2020”.
La consueta indagine semestrale di Confindustria rileva un calo di fatturato, rispetto allo stesso periodo del 2019, in generale del 14%. Particolarmente pesante il dato riguardante il settore della meccanica con un calo del 24,5%.
Le previsioni - secondo Groppi - relative al secondo semestre 2020, formulate dagli imprenditori con riferimento al semestre appena trascorso, sono ovviamente molto condizionate dal punto che si prende come riferimento. Il dato più negativo è riferito all’occupazione sono, infatti, più numerosi gli imprenditori che si aspettano un calo, rispetto a quelli che si attendono un aumento.
Il quadro presentato dell’industria piacentina ricalca quanto è successo e sta accadendo a livello nazionale ed internazionale. “I cali derivano ovviamente da mancata produzione e mancata consegna delle nostre aziende”. Così ha introdotto il suo intervento Francesco Rolleri, il neo presidente di Confindustria Piacenza. “Il dato più monitorato - ha aggiunto – è quello della raccolta ordini per i prossimi sei mesi. Il quadro non è roseo, anche se ci sono segnali che fanno sperare perché il trend del fatturato è in aumento”. “Cosa fare per far fronte a questa situazione?” Si è chiesto il Presidente. “Si tratta di reagire con la tenacia che contraddistingue il territorio piacentino e con la compattezza con cui abbiamo gestito questa situazione gravissima, che vogliamo confermare nei mesi che ci separano dalla fine dell’anno”.

Confindustria è particolarmente attenta ai contributi che arriveranno dalla Comunità Europea: parte a fondo perduto e parte con finanziamento a lungo termine. Per Rolleri si tratta di aver pronti dei progetti concreti per utilizzare questi fondi e il fattore tempo è fondamentale.
“Noi di Confindustria già a settembre presenteremo dei piani fattibili per avviare cantieri per la manutenzione degli immobili di edilizia scolastica, delle strade, delle piste ciclabili, argomenti che da tempo trattiamo e per cui sono già in atto progetti. Poi sono da mettere in risalto temi come la decentralizzazione, l’economia circolare e supportare le aziende su innovazione, ricerca e sviluppo”.
L’invito di Confindustria è rivolto a tutte le aziende, alle forze sociali, alle amministrazioni locali per essere pronti a partire e non trovarsi impreparati. Si tratta di una nuova partenza che chiede uno sforzo anche a tutti i rappresentanti dello Stato per non cadere nelle solite burocrazie del passato. “Per le piccole imprese, negozi, bar, ristoranti - ha sottolineato Rolleri - che hanno pagato il prezzo più elevato in questa emergenza sanitaria, la richiesta che stiamo facendo, come Confindustria, è che una parte del sostegno economico dell’Europa, a fondo perduto, venga utilizzata per tenere in vita le piccole realtà imprenditoriali che sono quelle che stanno soffrendo di più”.

Pubblicato il 3 agosto 2020

Riccardo Tonna

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