Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

Globalizzazione, gli studenti della "Virgilio" di Lugagnano in dialogo con Daloli

progettolugagnano

La Scuola Secondaria di Primo Grado dell'Istituto Comprensivo di Lugagnano ha ospitato nei giorni scorsi  “Dal marketing alla solidarietà”, il Progetto tenuto da Marcello Girone Daloli che, ancora una volta, ha intrattenuto gli studenti di terza media.
Il tema trattato in questo secondo e ultimo incontro è stato "Il fenomeno della globalizzazione economica".

Dopo aver mostrato e commentato le eloquenti immagini dei suoi viaggi-pellegrinaggi sull'Himalaya e in Nepal, il relatore si è rivolto al giovane uditorio raccontando la sua esperienza lavorativa presso una fabbrica di jeans a Bangalore dove, nei panni di responsabile del reparto di manutenzione delle macchine, aveva sperimentato una situazione manageriale inedita e drammatica. La mancanza, infatti, di tutela sindacale, di giorni di ferie, di qualsiasi diritto per i proletarian e i soprusi da parte delle maestranze gli avevano offerto uno scenario immemore del rispetto della dignità umana: “Fondata sulla banale logica della riduzione dei costi di produzione così da vincere la concorrenza, nello stabilimento a Bangalore ho potuto vedere una realtà di sfruttamento che si traduce in un dato: il costo della manodopera nel tessile. In Italia era di $ 15,6 l’ora, in linea con Francia e Stati Uniti, nel nord Europa superava i $ 20 mentre in India, in linea con i paesi dell’area asiatica, era $ 0,57. Il 300% di spread rende impossibile qualsiasi concorrenza”.
Questa esperienza lavorativa, durata cento giorni, è descritta con dovizia di particolari nel suo libro/diario Indian Jeans (pubblicato a scopo benefico), ritratto crudo e convincente di un' “altra” India che, se da un lato convive anacronisticamente con le tradizioni e la religiosità, dall'altro paga un alto prezzo allo sviluppo economico che garantisce benessere a pochi e lavoro-schiavitù a molti.

I rischi della globalizzazione

Partendo da questa sua testimonianza, Marcello Girone ha spiegato come la globalizzazione economica sia garantita dalla mancanza di una regolamentazione internazionale del lavoro e dall'ignoranza-complicità del compratore: “In Occidente la globalizzazione sta facendo tabula rasa delle piccole imprese e ha costretto le medie alla dislocazione produttiva in Paesi economicamente più deboli, l'unico modo per sopravvivere alla spietata concorrenza delle multinazionali. Tale dinamica è stata imbastita dalla propaganda del benessere per l'uomo occidentale che in realtà, acquisendo prodotti realizzati senza regole, a basso costo, contribuisce alla rovina del suo stesso sistema economico, un boomerang che fa leva sulla brama di possedere beni materiali in quantità, sull'idea che più acquistiamo più siamo felici e sull'indifferenza o l'ipocrisia di non voler sapere come sono prodotti. Un sistema fondato sulla logica della costante crescita produttiva e sull'aumento dei consumi ha, di fatto, aumentato le disuguaglianze”. Come affrontare il problema?

Una nuova idea di globalizzazione

Il relatore ha aggiunto che un cambiamento tuttavia è possibile e ha indicato una nuova direzione: “Un antidoto alla dittatura mediatica è tornare a comunicare in modo diretto, a condividere idee e testimonianze che possano offrire spunti di riflessione. Negli ultimi anni ho partecipato a diversi incontri con economisti ed esperti di vari settori che mi hanno dato la possibilità per esempio di addentrarmi nelle dinamiche macroeconomiche. Siamo in molti a domandarci come affrontare questi tempi difficili sul piano economico e ancor prima etico, evolutivo. Sono convinto che si debba cercare di offrire alle nuove generazioni una chance di emancipazione lasciando aperte le porte al cambiamento, riconoscendo la nostra superficialità, cecità, disinformazione o egoismo nell'abbuffata di consumi che non ci hanno reso né più felici né migliori”. Marcello Girone ha proseguito raccontando come nelle scuole abbia riscontrato in molti ragazzi una gran voglia di cambiamento, spesso inibita da un sistema che non consente loro di confrontarsi, offrendo sedativi mediatici per una comunicazione solo virtuale: “Credo che dovremmo sostenere la loro protesta in quanto è dal cambiamento del modo di pensare che scaturirà una società migliore”. L'inversione di rotta deve partire dal consumatore che, come individuo, è il solo ad essere libero di scegliere. Per poter decidere però dev'essere informato: “In Italia, oltre al Web, libero, ma di conseguenza esposto a ogni tipo di manipolazione, esistono tante iniziative culturali presenti su quasi tutto il territorio. Abbiamo il Manuale per un consumo responsabile che si trova in ogni libreria, costa poco, è aggiornato e attendibile. Molte persone stanno mettendo in pratica un cambiamento di rotta in grado, da un lato di garantire la sopravvivenza del sistema sociale fondato sui diritti delle persone e dall'altro di interagire con i paesi del sud del mondo in modo equo, con la formidabile ambizione di fondare l'economia su una globalizzazione culturale, di scambio reciproco di idee e di merci partendo dal piccolo, dal singolo”.

Per iniziare a mettere in pratica il cambiamento il relatore ha proposto di partire dal controllo degli sprechi e da acquisti ponderati e, concludendo il suo intervento, ha suggerito: “Il primo contributo è banalmente l'attenzione ai quotidiani comportamenti nella vita domestica che può diventare un'azione creativa, mossa da scelte consapevoli, in grado di plasmare la materia, rigenerare la psiche e avvicinarci a una migliore conoscenza di noi stessi”.

Il Progetto “Dal marketing alla solidarietà” ha trovato pieno consenso tra i ragazzi che, grazie alla testimonianza puntuale e incisiva di Marcello Girone Daloli, alla sua preparazione e alla sua forza comunicativa, hanno potuto conoscere, apprendere e riflettere su nuove e inaspettate realtà esistenziali. Una grande e preziosa opportunità per la loro crescita personale.

scuolalugagnano

Nelle foto: in alto, i responsabili del progetto "Dal marketing alla solidarietà" con il relatore; sopra, un momento dell'incontro svoltosi il 26 novembre nella scuola media Virgilio di Lugagnano.

Pubblicato il 30 novembre 2021

Ascolta l'audio

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente