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Parte il progetto «Le Novate al lavoro»

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“Le Novate al lavoro”: è questo il logo che campeggia all’interno della casa circondariale di Piacenza per l’avvio del progetto “Work calls you”. Un’area della struttura diretta da Maria Gabriella Lusi ospiterà un call center nell’ambito della telefonia, gestito in una prima fase da dieci detenuti, destinati poi a diventare trenta. L’inaugurazione è avvenuta il 13 maggio alla presenza delle autorità e dei rappresentanti di diverse organizzazioni di solidarietà impegnate nel mondo carcerario.


La nascita del progetto


Il progetto è nato grazie all’intervento di GFI Group di Montevarchi, con a capo il cav. Roberto Vasarri, già attiva in questo campo nel carcere di Castelfranco Emilia e a breve anche a Reggio Emilia. “La nostra prima società - ha detto Vasarri - è nata il 13 maggio 1991. Questo giorno segna perciò un anniversario molto significativo per noi. Ciò che accade a Piacenza è un grande esempio di sinergia”. Al varo del progetto erano presenti, fra gli altri, Massimo Parisi, direttore generale del personale e risorse del dipartimento di amministrazione penitenziaria, il prefetto Daniela Lupo, il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri, il procuratore Grazia Pradella e il presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani. La direttrice Lusi ha ripercorso i passaggi che hanno condotto all’avvio del progetto “Work calls you”, sottolineando la grande collaborazione del personale penitenziario e dei detenuti, anche nei momenti difficili vissuti nei mesi duri della pandemia nella primavera 2020. Il nostro obiettivo nella cura di questi nuovi spazi - ha detto - è migliorare, insieme all’ambiente che ci accoglie ogni giorno, anche la qualità di vita dei detenuti e del personale.


Il Vescovo: il lavoro dà dignità alle persone

Il vescovo mons. Adriano Cevolotto era accompagnato dal cappellano del carcere don Adamo Affri e dal direttore della Caritas Mario Idda, realtà da anni impegnata alle Novate. Questa opportunità di lavoro - ha detto mons. Cevolotto prima di benedire i locali - è un passaggio importante per ridare dignità alle persone e per riconsegnarle in modo nuovo a se stesse e alla vita. Come diocesi siamo e saremo presenti con iniziative di solidarietà per favorire il reinserimento sociale di chi oggi è detenuto.


Parisi: il rapporto tra il carcere e il territorio


Il carcere senza il territorio - ha detto Massimo Parisi - non ha alcuna possibilità di riuscita; vive, infatti, delle relazioni interne ed esterne che costruisce, a partire dal rapporto tra personale e detenuti. Quando visito una struttura penitenziaria, sono solito osservare lo sguardo dei detenuti per rendermi subito conto di come stanno effettivamente vivendo. Lo Stato nel 2021 ha investito per promuovere nelle carceri italiane nuove attività di volontariato, formative e sportive, ma dare fondi non basta, occorre creare sinergie con il territorio, come sta avvenendo a Piacenza. L’inaugurazione si è conclusa con un concerto dei Silver Horses e con un aperitivo a cura dell’Istituto alberghiero del Campus Raineri Marcora.

D. M.


Nella foto,
l'inaugurazione del progetto “Work calls you”.

Pubblicato il 15 maggio 2022

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