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Tappa a Piacenza per l'iniziativa «Un Po di sete»

 

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Oltre seicento chilometri lungo la ciclovia “Vento” da Torino alla punta estrema del Polesine con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema dell’emergenza idrica e ambientale del bacino fluviale del Po e per reperire fondi per attività benefiche.
“Un Po di sete” è l’impresa che in nove giorni, con un nutrito programma di incontri lungo il percorso, vede protagonisti i due cicloturisti santhiatesi Luigi Zai e Pier Luigi Cane dell’associazione “no profit” di Santhià “Il Vercellese… verso Santa Cruz”.
L’iniziativa, scandita in otto tappe, ha preso il via domenica 25 settembre dal Monte dei Cappuccini presso il capoluogo piemontese e, dopo un percorso attraverso le province rivierasche del “Grande Fiume”, approderà lunedì 3 ottobre a Santa Giulia di Porto Tolle, in provincia di Rovigo.
Piacenza è stata il punto d’arrivo della terza tappa, partita martedì 27 settembre in mattinata da Pieve Albignola, e nello stesso tardo pomeriggio gli assessori all’Ambiente e allo Sport, Serena Groppelli e Mario Dadati, erano pronti ad accogliere l’arrivo della delegazione di cicloturisti dell’associazione di Santhià, per dare loro il benvenuto nella nostra città. Purtroppo il percorso seguito dalla coppia di ciclisti è stato funestato da una serie di forature (ben cinque! a causarle una bacca dalle spine particolarmente acuminate, tipica della zona del pavese, detta “tribulus terrestris”), impedendo loro di arrivare in tempo all’appuntamento in Municipio.

L’occasione di dare visibilità all’iniziativa non è comunque andata perduta, in quanto a rappresentare l’associazione “Il Vercellese… verso Santa Cruz” erano presenti: Germana Vercellino, fondatrice ed ex presidente del sodalizio, accompagnata da Giuliana Carpena ed Emma Mantovani. In collegamento online sono intervenuti inoltre il presidente Davide Gilardino e i consiglieri della Provincia di Vercelli.
Gli assessori Dadati e Groppelli, nel loro intervento, hanno posto l’accento, il primo “sull’importanza della bicicletta, non solo come mezzo di trasporto, ma anche come veicolo ecosostenibile il cui utilizzo garantisce l’ambiente e la salubrità dell’aria, promuove la salute e il benessere di chi vi ricorre  e, come in questo caso, rappresenta uno strumento di solidarietà, di condivisione di esperienze e di incontro tra le persone”, mentre la seconda ha sottolineato come “Piacenza, in posizione baricentrica all’interno della ciclovia Vento, abbia di fronte a sé l’occasione di cogliere tutte le opportunità che il cicloturismo e l’escursionismo ‘slow’, in crescita esponenziale negli ultimi anni, offrono al nostro territorio”, ma anche ricordato il tema dell’emergenza idrica e “l’importanza dell’opera di sensibilizzazione da portare avanti nelle scuole per rendere sempre più consapevoli le giovani generazioni su tale argomento”.

“L’avventura, partita un po’ per scherzo, – ha infine sottolineato Germana Vercellino – sta assumendo contorni sempre più concreti, grazie anche al coinvolgimento di tanti enti, associazioni, scuole, università, media locali e nazionali e cittadini, che hanno dimostrato interesse e disponibilità e condiviso il progetto. Scopo dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con la Provincia di Vercelli, il Comune di Santhià, la Camera Municipal di Santa Cruz e Slow Food, è quello di sensibilizzare cittadini e istituzioni rispetto all’allarmante situazione idrica del Po, raccogliere fondi per aiutare il settore dell’apicoltura a rischio alla luce dei cambiamenti climatici in corso e promuovere il progetto degli orti in Africa di Slow Food a Santa Cruz di Capo Verde”.

Nella foto di Mauro Del Papa l'arrivo della tappa “Un Po di sete” a Piacenza.

Pubblicato il 29 settembre 2022

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