La sfida dell'amore
“Tra l’innamorarsi e l’amare c’è molta differenza.
Quando una persona si innamora non lo fa apposta: succede.
Ma per amarsi bisogna sudare, soffrire, ridere, stare svegli, donarsi.
L’amore non succede. L’amore si fa”
(Francesco Roversi)
Nel 2008 è uscito al cinema “Fireproof, la prova del fuoco”, un film cristiano, interpretato da Kirk Cameron, attore famoso negli anni '90, diventato poi pastore della chiesa battista.
Il film racconta la storia di una coppia di sposi in crisi. Presi dai rispettivi lavori, nel tempo si sono allontanati dando per scontata la loro relazione.
Privandosi delle cure e della tenerezza reciproca, ciascuno si è chiuso nei suoi interessi e nella propria vita finendo per vedere dell'altro solo i difetti e le mancanze. Dopo l'ennesimo litigio la moglie decide di chiedere il divorzio.
È a questo punto che interviene il padre di Caleb, il marito, proponendo al figlio di accettare una sfida di 40 giorni, “la sfida dell'Amore”: gli recapita un diario in cui, per ogni giorno, il figlio avrebbe trovato, insieme a una parola della Bibbia e ad una breve riflessione su un aspetto dell'amore, una decisione o un gesto da compiere in favore del coniuge.
Caleb inizialmente raccoglie la sfida controvoglia, solo per far contento il padre; tuttavia, nel tempo, quelle piccole decisioni di amore verso la moglie finiscono per cambiargli il cuore e riaccendono in lui un nuovo sentimento per la sua sposa.
Le relazioni non vanno avanti da sé
Gesù afferma che dove è il nostro cuore, là sarà anche il nostro tesoro. Il nostro tesoro è dove noi investiamo maggiormente il nostro tempo e le nostre risorse. Dove noi investiamo il nostro tempo è dove di solito raccogliamo anche i frutti migliori.
Quando dopo anni di matrimonio ci rendiamo conto che l'altro è per noi un estraneo, o peggio un peso, non potrebbe essere che questo sia il frutto di anni in cui non abbiamo investito il meglio di noi nel rapporto con il nostro sposo?
A volte, senza rendercene conto, pensiamo che le relazioni vadano avanti da sé.
Dopo lunghi fidanzamenti, il matrimonio può sembrare talvolta più un punto di arrivo che un punto di partenza. L'esperienza di tanti però ci dice che per costruire matrimoni di successo l'impegno profuso durante il fidanzamento per conquistare e conoscere il nostro amato, dopo le nozze va non solo mantenuto ma incrementato.
L'amore è un'emozione o un progetto?
“Non ti amo più”: per tanti è una giustificazione sensata e sufficiente per lasciare il proprio sposo. D'altronde come si può rimanere in una relazione d'amore quando l'amore non sembra esserci più?
Il punto sta nel concetto che abbiamo di amore.
Se consideriamo l'amore come innamoramento, come emozione, allora il discorso non fa una piega: non sento amore dunque razionalmente decido di lasciarti. La decisione è conseguenza dell'emozione.
Se invece io considero l'amore come una decisione e un progetto, come il voto, che ho fatto il giorno in cui ti ho sposato, di accoglierti e amarti nella buona e nella cattiva sorte, quando sarai amabile e anche quando non lo sarai, allora l'amore non dipende più da un'emozione ma è frutto di una decisione. È decidere di investire in te, nella nostra relazione, il mio tempo e le mie risorse migliori, ogni singolo giorno della mia vita.
“La sfida dell'Amore”
L'amore come sentimento è frutto dell'amare come decisione.
“L'amore non succede. L'amore si fa”, con piccole decisioni quotidiane. Sono piccole attenzioni verso l'altro: una tenerezza, una parola buona, un aiuto disinteressato, un sacrificio.
L'amore si fa servendo la propria sposa e sacrificandosi per lei; si fa decidendo di rispettare il proprio marito nella sua libertà e nella sua persona.
Costruisco l'amore quando decido di trattenere la lingua da parole taglienti e da critiche svalutanti, quando scelgo di impegnarmi a trovare e a comunicare al mio coniuge le sue qualità; quando trovo il tempo per ascoltarlo.
Nessuna di queste è un'emozione. Sono tutte decisioni.
Sono tante le coppie che in questi anni hanno raccolto “la sfida dell'Amore”: 40 giorni di gesti di bene quotidiani verso il proprio sposo pare abbiano fatto la differenza in tanti matrimoni.
Non ci credi? Provare per credere.
39 - Continua
La prossima tappa sarà online lunedì 16 novembre
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L'Autore
Letizia Capezzali è pedagogista. Laureata presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e con una specializzazione in Pedagogia Clinica, lavora da oltre 15 anni in ambito educativo. |
Pubblicato il 12 novembre 2020
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Le tappe già pubblicate
1. Un percorso per scoprire come imparare ad amare
3. «Non sei abbastanza», una grande bugia
4. «Mio padre è il padrone del mondo»
5. Amàti sempre. Così come siamo
11. Profugo e ricercato a 2 anni
12. Tu sei prezioso
15. Amàti nelle nostre miserie
16. Trovare il bene anche nelle difficoltà
19. Amare sé per amare gli altri
20. Mettere in sicurezza il cuore
24. "Io mi arrabbio perché io..."
25. Le nostre "spie" interiori
30. Il diritto di vivere le emozioni
33. Quando i sentimenti cercano di dirci qualcosa