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Giuseppe Borea 
martire della Resistenza

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Don Giuseppe Borea era nato a Piacenza il 4 luglio 1910.
Sacerdote, era diventato parroco di Obolo,
frazione di Gropparello, a ventisei anni.

Nel tempo della Resistenza al regime nazi-fascista,
sceglie di essere cappellano partigiano della Divisione Valdarda
e si distingue per la sua umanità e il suo coraggio.

Sempre pronto a portare la parola della misericordia
sul fronte della guerra civile, viene arrestato nella sua canonica
da militi della Guardia nazionale della Repubblica di Salò
e sottoposto a un processo sommario la cui sentenza
di condanna a morte era già scritta da tempo.

Muore, sotto i colpi del plotone di esecuzione,
il 9 febbraio 1945, stringendo al petto il crocifisso
e chiedendo perdono per i suoi carnefici.

Non aveva ancora compiuto trentacinque anni.

L'AUTRICE.
Lucia Romiti, laureata in filosofia all’Università
degli studi di Macerata e giornalista, è redattrice della rivista
del Rinnovamento nello Spirito Santo, collabora
con il settimanale della diocesi di Piacenza-Bobbio “il Nuovo Giornale”
e con alcune testate locali marchigiane.

Per la collana “Testimoni della fede” de “il Nuovo Giornale”
è autrice di diverse biografie. 
Per la collana “I santi in tasca”
(edita con “Nuova Editrice Berti”) ha scritto le biografie
di Giovanni Paolo II, Zelia e Luigi Martin, Padre Pio da Pietrelcina,
Teresa Benedetta della Croce, Pio X, Paolo Burali e Andrea Avellino.

Per la collana “Il centuplo quaggiù e l’eternità” è autrice
dei libretti dedicati a don Luigi Bergamaschi, a mons. Antonio Lanfranchi,
Felice Fortunato Ziliani, Francesca Conti, Giovanni Spezia e Carmen Cammi.

Giuseppe Borea
martire della Resistenza
Supplemento a "il Nuovo Giornale" di giovedì 20 aprile 2017

Disponibile in redazione (Piacenza, via Vescovado 5)
Per informazioni: tel. 0523.325995 -

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