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Azione Cattolica, il convegno sulla Terza Età

 vecchi

Anche quest’anno arriva puntuale il convegno di primavera dedicato alla terza età. Venerdì 4 maggio prossimo alle ore 15 è infatti in programma, presso il seminario vescovile di via Scalabrini 65, il consueto appuntamento organizzato dalla apposita commissione del settore adulti dell’Azione Cattolica.
Quest’anno si è voluto dare al convegno un taglio di maggiore collegamento con il contesto della comunità. Ciò si desume anche dal titolo stesso; “Anziani e comunità: memoria e profezia”.

Ripensando ai temi trattati negli ultimi anni nel corso di questi appuntamenti, si è ritenuto di voler cercare una continuità, una completezza di itinerario, ma riguadagnando una cornice decisamente più inclusiva nell’ambito della comunità dove gli anziani vivono ed esprimono una loro rilevanza sociale oltre che di appartenenza ecclesiale.
Se da un lato, il loro ruolo di portatori di memoria e deposito di conoscenza/esperienza può apparire scontato, anche se mai sufficientemente valorizzato, molto meno scontato risulta invece, nel sentire collettivo, il ruolo propositivo in chiave generativa e profetica dell’anziano.
Proprio questo secondo aspetto, a partire dal termine “profezia” contenuto nel titolo, costituirà il filo conduttore per lo svolgimento della relazione che verrà tenuta da don Mauro Stabellini.

Può perfino apparire paradossale parlare di ruolo generativo con riferimento a persone anziane, quando il termine “generativo” viene, per antonomasia, abbinato tipicamente ai giovani per la vitalità e la creatività che essi esprimono. Eppure c’è una generatività fatta di dono di sé, di lode per la vita, di amorevole consegna e accettazione del limite, che conforta, orienta e appassiona coloro che sono alla ricerca di una traccia per la loro vita. Sono i tratti essenziali di chi ha vissuto più a lungo il dono della vita, nella consapevolezza e nel conforto della fede, che ne ha fatto apprezzare il sapore delle mutevoli stagioni. Ecco allora delinearsi il profilo di una generatività a misura di colui che è arrivato al compimento della vita.
Molto nasce dalla consapevolezza che, nell’avventura della vita, ognuno di noi inizia senza esserne l’origine, perché l’origine viene da Dio, ma invece ciascuno può tracciare una tappa unica e irripetibile, magari una staffetta, per la consegna di un dono assolutamente originale: un dono che non è per noi, ma è da condividere, perciò da consegnare ad altri.
Si tratta di prendere coscienza che ciò che abbiamo non ci appartiene, perché ci è stato donato affinchè lo condividiamo con altri. Da qui nasce la serena libertà con la quale la persona “vecchia” , dopo aver per lungo tempo accompagnato, diviene capace di fare consegna delle proprie conoscenze ed esperienze e di “lasciarle” ad altri senza l’assillo di doversene privare anche quando le altrui decisioni, facilmente, segneranno cambiamenti di linea, rispetto alle sue aspettative.
Si percepisce come la ” profezia” sia il frutto di una esistenza ricca, vissuta nella fede, illuminata da quella sapienza che soltanto lo Spirito Santo può dare.
L’appuntamento che, come sopra accennato, vedrà il felice ritorno di don Mauro Stabellini, già responsabile della Caritas diocesana e della pastorale giovanile negli anni 90 e assistente diocesano del Settore giovani dell'Ac, verrà introdotto da uno dei responsabili adulti dell’Associazione e vedrà anche la presenza dell’Assistente don Paolo Camminati che curerà anche un momento di preghiera.

La manifestazione è rivolta non solo a tutte le persone di una certa età che desiderano riflettere su un pensiero cristiano di profondità e di sintesi sulla loro condizione di vita, ma anche a tutti i soggetti in vario modo coinvolti nel mondo che ruota intorno ai problemi dell’anzianità. Perciò assistenti sociali, gestori di case di cura e case protette, volontari e operatori di servizi di prossimità alla persona pubblici e privati, operatori di comunità, ministri dell’Eucarestia, sacerdoti, diaconi, amministratori ecc.


Pubblicato il 24 aprile 2018

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