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Nella chiesa di Pej, in Val Boreca, il parroco don Enzo Manici ha allestito un presepe molto particolare. Ha, infatti, costruito, da sé medesimo, con ammirevole pazienza, le casette che fanno da sfondo alle varie attività dei personaggi, colti nel loro quotidiano tran tran, dalla lieta novella della nascita di Gesù.
Il presepe riflette dunque il paese stesso di Pej: “Guarda guarda, ma quella è la torre Malaspina, quella è l’antica chiesa, quello il vecchio caseificio, quello il mulino. Guarda quante fontane, eh sì, l’acqua è la nostra ricchezza ... ”.
Insomma don Enzo ha praticamente ricostruito il paese, con le sue case e strade di sasso. Utilizzando i sassi del luogo, ritagliandoli e sagomandoli con un flessibile, è riuscito nell’intento di “significare il paese di Pej che accoglie Gesù, figlio di Dio, venuto in mezzo a noi”, come spiega una piccola targa.

Leggi l'articolo a pagina 25 dell’edizione di giovedì 15 dicembre 2016

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