Menu
logo new2015 ok logo appStore logo googleStore

«Una chiesa con la forza dell'essenzialità»

rupnik ciullo marciani

"Questa chiesa sarà di enorme semplicità. Avrà la forza dell'essenzialità, quindi molto solenne e a portata di uomo".
Parole del gesuita, artista e teologo padre Marko Rupnik (primo da destra, nella foto; accanto a lui, il parroco don Umberto Ciullo e l'arch. Marciani) che a Roveleto ha mantenuto la promessa: incontrare la comunità non appena la CEI avesse approvato in modo definitivo il progetto chiesa che porta la sua firma.

rupnik genteE' accaduto nella serata di lunedì 5 dicembre, a ben quattro anni dalla sua ultima visita.
"Siete una comunità benedetta se costruite nel tempo di oggi - ha sottolineato padre Rupnik -; è la vostra comunità che si deve proiettare in questo spazio e in queste pareti". Una serata aperta al pubblico in cui il gesuita ha guidato i presenti in un'avvincente viaggio sullo spazio liturgico nei diversi secoli e in un'immersione nelle ragioni profonde della nascita di un nuovo edificio di culto.

"Qualcuno obietta che non si dovrebbe costruire perché fuori ci sono molti bisogni. Invece stiamo costruendo proprio perché ci sono grandi bisogni nel mondo. Ma se non sappiamo offrire nulla a Dio come pensiamo di poterlo offrire agli uomini?". Parole che spazzano via le sterili polemiche che accompagnano la nascita di ogni chiesa, soprattutto in tempi di difficoltà economiche: "Le chiese più straordinarie si sono costruite nei momenti più difficili".

Ma come costruire una chiesa? Quali le regole architettoniche per creare lo spazio liturgico? Tutti quesiti affrontati dal teologo-artista alla luce di Cristo e lontano da ogni velleità di perfezione perché "è la liturgia che determina gli spazi, l'architettura serve a Cristo".
Al centro di tutto l'Eucarestia, che trasfigura tutte le cose e fa entrare in creazione nuova: "Quando varchiamo la porta di una chiesa deserta, le pareti e i muri devono continuare a celebrare, le pareti di una chiesa sono autoritratto della Chiesa stessa", ha aggiunto il gesuita.

Una carrellata di immagini ha accompagnato la serata per mostrare la trasformazione dello spazio liturgico dalle "chiese-pagnotta" della prima Chiesa, fino a quelle odierne in cui lo spazio pare vuoto, annullando il potere di una chiesa di immergere ed educare il cristiano alla mentalità cristiana. "Dove apprendiamo la mentalità cristiana oggi? Sui libri di teologia forse, ma non in tante nostre chiese".

Erika Negroni

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna

"Il Nuovo Giornale" percepisce i contributi pubblici all’editoria.
"Il Nuovo Giornale", tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Amministrazione trasparente