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Dies Academicus 2017

In Cattolica il “Dies Academicus”. Il rettore Anelli: “Più corsi in lingua inglese”

diesAcademicus

Il campus di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ha celebrato il “Dies Academicus”, tradizionale momento di incontro della comunità universitaria con le autorità e i rappresentanti della realtà locale.
Dopo la messa nella Piazzetta della Facoltà di Economia e Giurisprudenza celebrata dal vescovo della diocesi di Piacenza-Bobbio mons. Gianni Ambrosio, alla cerimonia all’auditorium Mazzocchi è intervenuto il rettore dell’università, il piacentino Franco Anelli.
Hanno portato un saluto anche il presidente della Provincia Francesco Rolleri e il sindaco di Piacenza Paolo Dosi, mentre il professor Roberto Cingolani, direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia è intervenuto sul tema “Umani e Umanoidi”.

Il Dies Academicus è un momento anche di bilanci per l’ateneo della nostra città. “Quest’anno – ha commentato il rettore Anelli con la stampa - abbiamo dati incoraggianti. Oggi la scelta dei diplomati per la prosecuzione degli studi non è così scontata come negli anni passati, la nostra offerta formativa, sia nella storica facoltà di Agraria, sia in Economia e Giurisprudenza e Scienze della Formazione, trova un’ottima accoglienza e questo ci fa molto piacere. Stiamo anche rafforzando l’offerta con nuovi corsi di studio proposti da quest’anno, in particolare in lingua inglese, che abbiamo inserito sia nella facoltà di Agraria che in quella di Economia. C’è un corso che consente agli studenti di Giurisprudenza di conseguire in sei anni due lauree magistrali e aggiungere perciò anche quella in Economia. Per ottenere questo risultato serve l’inserimento nel piano di studi una serie di materie economiche, che stimoliamo a seguire”. L’internazionalizzazione è uno degli obiettivi dichiarati dell’università. “Lo scambio con l’estero – prosegue il rettore- è sempre stata una caratteristica della sede di Piacenza, con il «double degree» e una forte attività internazionale sia nei corsi curriculari di triennale e magistrale, sia anche nel post laurea. Incentiviamo questo aumentando i corsi in lingua straniera, anche perché soprattutto nel campo delle scienze agrarie c’è crescente interesse da parte di studenti stranieri”.
Il rettore, durante il convegno, ha fornito alcuni dati sulla sede piacentina. Dai 671 studenti dell’anno accademico 2009/10 si è passati ai 1.136 dell’anno in corso. Il numero totale degli iscritti è oggi di 3.008. Nel 2016 si sono laureate 871 persone.

Chi esce dall’ateneo piacentino trova più facilmente lavoro. “Coloro che hanno conseguito la laurea nella nostra università possono vantare dati di occupazione a 12, 18 e 24 mesi molto significativi”. Il rettore Anelli manda un messaggio agli studenti. “Ai ragazzi diciamo di avere fiducia nei loro mezzi e che alla fine ciò che in questo momento può sembrare non immediatamente utile è costitutivo della loro formazione e che alla fine tornerà a loro fondamentale”.

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