Morineau: “Crogiolarsi nelle emozioni non aiuta a ritrovare speranza”

“Magari avvertite che nel negozio dove andate sempre o nel palazzo c’è un conflitto irrisolto: sarebbe bello poter chiedere aiuto ad una rete di mediatori che intervengono, a degli «artigiani della pace», persone cioé che fanno la pace, non che si limitano a parlarne”.
Jacqueline Morineau (a destra nella foto, insieme a Carla Chiappini) è l’ideatrice e massimo esponente a livello internazionale della “mediazione umanistica”.

Ospite a Piacenza a Palazzo Galli grazie all’associazione “Verso Itaca Onlus”, ha spiegato come ha attinto dal sapere degli antichi greci e dall’architettura della tragedia i passaggi di un metodo applicabile in ogni campo della vita.
“È un’educazione ad imparare ad essere più umani”, precisa Morineau, una strada che permette a chi vive un conflitto di incontrarsi e di gridare il proprio dolore.
“Le nostre emozioni sono come la cintura che Obelix gira e rigira senza fine: la mediazione ci aiuta, nel caos in cui a volte siamo immersi, a ritrovare il filo della speranza”.

Leggi il servizio a pagina 6 dell’edizione di giovedì 23 marzo 2017