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Giovani fuori gioco?

La politica e le nuove generazioni

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“A decidere la Brexit è stato l’elettorato over 65. I giovani inglesi si trovano con una scelta presa dagli anziani, ma di cui pagheranno loro le conseguenze”.
Il prof. Alessandro Rosina, docente di demografia all’Università Cattolica di Milano e curatore del Rapporto Giovani 2017 dell’Istituto “Toniolo”, all’incontro organizzato dai giovani dell’Azione Cattolica diocesana per presentare il loro sondaggio sul rapporto tra i coetanei e la politica, parla della fatica delle nuove generazioni a divenire protagoniste della costruzione del futuro.

L’Italia, ma non solo, pare ancora in mano nella sua classe dirigente ai “baby boomers” degli anni Sessanta, “bravissimi a creare discontinuità col passato ma non altrettanto - rimarca il demografo - a permettere alle generazioni successive di divenire artefici del loro domani”.
Eppure il desiderio di “promuovere il bene della comunità in cui vivo” resta alto: secondo le statistiche nazionali siamo all’83,84%, percentuale ben maggiore di quella registrata in altri Paesi europei (la Francia è al 69%).

Giovani e politica - Report analisi Azione Cattolica Giovani Piacenza

Leggi l’articolo a pagina 2 dell’edizione di giovedì 18 maggio 2017

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