Caritas presenta il Rapporto sulla povertà a Piacenza

“L’attivazione di reti di comunità è la condizione necessaria per progettare la fuoriuscita da uno stato di bisogno e ridare dignità. Se non si attivano le risorse presenti nella persona, nella sua famiglia, nel tessuto sociale e civile in cui è inserita, si rischia un accompagnamento assistenzialistico che poco incide sulla riconquista dell’autonomia”.
Il diacono Giuseppe Chiodaroli, direttore della Caritas di Piacenza-Bobbio, rilancia al territorio la chiamata per un’alleanza contro la povertà che non si fermi al sussidio di turno.
L’occasione viene dalla ricerca “La città in controluce: volti, legami, storie di povertà a Piacenza”, realizzata dall’organismo diocesano insieme all’Università Cattolica, che verrà presentata nella mattinata di sabato 14 ottobre, a partire dalle ore 9, al centro “Il Samaritano” di via Giordani.

Nel 2016 le persone ascoltate al Centro diocesano di Servizio sociale della Caritas sono state 1.323, di cui 873 stranieri e 450 italiani.
Il dato è in flessione (il boom si ha avuto nel 2012 e 2013 con 1.695 e 1.659 persone ascoltate).
Sono però in aumento le ore di colloquio, perché le problematiche di vita sono complesse e la presa in carico deve avvenire su più fronti.
Si conferma un quadro caratterizzato da fragilità economica, lavorativa ed abitativa a cui spesso si accompagnano problematiche legate all’instabilità dei rapporti coniugali, alla difficoltà di interpretare il ruolo genitoriale, alla forte rarefazione della rete di relazioni.

Leggi il servizio alle pagine 14 e 15 dell’edizione di giovedì 12 ottobre 2017