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Contro la Scuola

La provocatoria analisi di Riccardo Prando il 1° dicembre a Borgotrebbia

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“La Scuola a cui ci troviamo di fronte ha rinunciato al suo compito fondamentale, che è quello di trasmettere dei saperi. Oggi si preferisce organizzare il corso pomeridiano di pittura dei soldatini piuttosto che insegnare a leggere, scrivere e far di conto. I ragazzi diventano sempre più ignoranti e ciononostante si evita a tutti i costi di bocciarli. Alle Elementari ormai le bocciature non esistono più; alle Medie il tasso di promozioni è del 99,7% e alle Superiori del 99,5%. Il risultato è che poi gli studenti arrivano all’università senza saper scrivere un testo grammaticalmente e logicamente corretto”.
Riccardo Prando, varesino, da trent’anni insegna alle scuole Medie.
Sarà ospite il 1° dicembre alle ore 21 dell’oratorio della parrocchia dei Santi Angeli Custodi con il suo libro “Contro la Scuola. Perché opporsi a un modello educativo che privilegia la burocrazia a scapito della cultura. E riduce lo studente a numero”, edito da “La fontana di Siloe”.

Nonostante la sua critica all’attuale sistema di istruzione, Prando è uno di quei prof che amano il loro lavoro e non lo cambierebbero con nulla al mondo.
Abbiamo raccolto l’esperienza anche di due insegnanti piacentine: la professoressa Annachiara Gazzola del liceo “Volta” di Castel San Giovanni e la professoressa Paola Cordani dell’Istituto “Romagnosi” di Piacenza.

Leggi il servizio a pagina 3 dell’edizione di giovedì 23 novembre 2017

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