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«La libertà è il dono
di poter scegliere il bene»

A Roma per il Giubileo anche 200 ragazzi e ragazze della nostra diocesi

giubiraga

“Ragazzi, quante volte mi capita di dover telefonare a degli amici, però succede che non riesco a mettermi in contatto perché non c’è campo. Sono certo che capita anche a voi, che il cellulare in alcuni posti non prenda... Bene, ricordate che se nella vostra vita non c’è Gesù è come se non ci fosse campo! Non si riesce a parlare e ci si rinchiude in se stessi. Mettiamoci sempre dove si prende! La famiglia, la parrocchia, la scuola, perché in questo mondo avremo sempre qualcosa da dire di buono e di vero”.
Ha usato l’immagine dello smartphone Papa Francesco per rivolgersi, con un videomessaggio, ai ragazzi riuniti sabato sera (23 aprile) nello Stadio Olimpico di Roma in occasione del Giubileo dei ragazzi e delle ragazze.

Nel pomeriggio, a sorpresa, i ragazzi lo hanno trovato tra gli oltre 150 sacerdoti che si sono alternati in piazza San Pietro per far vivere ai ragazzi il Sacramento della Riconciliazione.

Tra gli oltre 70mila giovani che hanno raggiunto Roma c'erano anche 200 giovani dai 13 ai 16 anni della nostra diocesi.

“La vostra felicità non ha prezzo e non si commercia - ha detto Papa Francesco ai ragazzi domenica 24 alla messa in piazza San Pietro -; non è una ‘app’ che si scarica sul telefonino: nemmeno la versione più aggiornata potrà aiutarvi a diventare liberi e grandi nell’amore”. 
“In questi anni di gioventù – ha detto il Papa nell’omelia – voi avvertite un grande desiderio di libertà. Molti vi diranno che essere liberi significa fare quello che si vuole. Ma qui bisogna saper dire dei no. Se tu non sai dire di no, non sei libero. Libero è chi sa dire sì e sa dire no. La libertà non è poter sempre fare quello che mi va: questo rende chiusi, distanti, impedisce di essere amici aperti e sinceri; non è vero che quando io sto bene tutto va bene. No, non è vero. La libertà, invece, è il dono di poter scegliere il bene: questa è libertà”.

Da Francesco un incoraggiamento ai ragazzi: “Credo che non abbiate paura delle fatiche, siete coraggiosi! Solo con scelte coraggiose e forti si realizzano i sogni più grandi, quelli per cui vale la pena di spendere la vita. Scelte coraggiose e forti. Non accontentatevi della mediocrità, di “vivacchiare” stando comodi e seduti; non fidatevi di chi vi distrae dalla vera ricchezza, che siete voi, dicendovi che la vita è bella solo se si hanno molte cose; diffidate di chi vuol farvi credere che valete quando vi mascherate da forti, come gli eroi dei film, o quando portate abiti all’ultima moda”.

“Grazie per la vostra gioiosa e chiassosa testimonianza. Andate avanti con coraggio!”, ha salutato il Papa al termine della celebrazione.
Per poi aggiungere, al termine del 
Regina Cæli: “Cari giovani, avete celebrato il Giubileo: adesso tornate a casa con la gioia della vostra identità cristiana. In piedi, a testa alta, e con la vostra carta d’identità nelle vostre mani e nel vostro cuore! Che il Signore vi accompagni. E, per favore, pregate anche per me. Grazie”.

Un ampio servizio sul Giubileo dei ragazzi, a firma della nostra inviata Mariachiara Lunati, sarà pubblicato sull'edizione de "il Nuovo Giornale" di venerdì 29 aprile.



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