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Giuseppe Beotti



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Un prete tra la sua gente
negli anni della guerra 


di Gaia Corrao

Gli speciali de "il Nuovo Giornale"

pagine 36
Collana "Testimoni della fede"

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UN CAPITOLO DEL VOLUME

“Finchè c’è un’anima da curare, io sto al mio posto”.
Era deciso don Giuseppe Beotti nel 1944 quando rimase vicino al suo popolo nella parrocchia di Sidolo in val Ceno.
Eppure i tedeschi erano stati molto chiari: “Uccideremo tutti i pastori!”.
Don Beotti, di cui è stato aperto il processo di beatificazione (per ora in via straordinaria) morì alle 16.15 del 20 luglio 1944: aveva nella mano sinistra il breviario e la destra alla fronte, mentre cercava di fare il segno della Croce.
La sua esistenza, a 31 anni, fu una vita donata per amore.

corraoL'AUTRICEGaia Corrao, giornalista, laureata in Giurisprudenza all’Università di Pisa, Master in Teologia del Matrimonio e della Famiglia al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II di Roma, collabora da anni con il settimanale della diocesi di Piacenza-Bobbio, “Il Nuovo Giornale”. Ha curato varie biografie della collana “Testimoni della fede”. È autrice dei libri “Dio ha bisogno di te”, “Dio ti prende per mano” e “Tonini il grande”. Con don Andrea Campisi ha scritto “I giovani della Bibbia”. Vive con il marito e i figli in Brasile in una missione della Comunità Cenacolo, che accoglie bambini di strada.

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