Piacenza e Cascia: un gemellaggio di speranza
“Il gemellaggio che oggi avviamo è un segno particolarmente importante alla luce dei tempi difficili che stiamo vivendo, per affrontare i quali la speranza e la solidarietà rappresentano valori fondamentali”: sono le parole di Katia Tarasconi, sindaco di Piacenza con le quali, il 14 marzo, ha accolto in sala consiliare del Comune di Piacenza la delegazione di Cascia, dando ufficialmente inizio al gemellaggio tra le due città nel nome di Santa Rita (sopra, nella foto di Del Papa, la delegazione umbra con un gruppo di fedeli piacentini e, in prima fila, da sinistra, i sindaci di Cascia e Piacenza, il Vicario generale don Basini, il prefetto di Piacenza Ponta e il rettore del santuario di Cascia padre Casciano).
Una fruttuosa collaborazione tra due città
Tarasconi, salutando il sindaco di Cascia Mario De Carolis e padre Giustino Casciano, rettore della Basilica di Santa Rita a Cascia, nonché il vicario generale della Diocesi di Piacenza - Bobbio, mons. Giuseppe Basini, ha descritto il gemellaggio come un simbolo di speranza e solidarietà, e come un'opportunità di approfondire legami spirituali e tradizionali. Ha ringraziato padre Jarbson Batista, custode del santuario piacentino, per il suo impegno nel promuovere questo legame. Evidenziando poi la storicità del culto di Santa Rita a Piacenza, la sindaca ha augurato una fruttuosa collaborazione tra le due comunità, esprimendo gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile questo importante passo.
Il valore civico di questo incontro è stato sottolineato anche dal prefetto Paolo Ponta: “Un gemellaggio di fede - ha detto - che, in una sede laica, mette al centro il valore della pace e dell’accoglienza. È un segno di elevazione spirituale che nobilita la città di Piacenza e la sua comunità. Non possiamo dimenticare le radici cristiane della nostra civiltà, soprattutto in un tempo così complesso”.
Trasformare il dolore in amore
Mario De Carolis, sindaco di Cascia, ha poi messo in evidenza come il gemellaggio con Piacenza è motivo di grande gioia per l’unione tra due città che condividono la devozione a Santa Rita.
“Non è solo - ha rimarcato - una questione religiosa, ma un messaggio universale. Santa Rita rappresenta la speranza quando tutto sembra perduto, la forza di trasformare il dolore in amore.
L’auspicio - ha aggiunto De Carolis - è che questo abbraccio diventi una pietra miliare per le nostre comunità, un cammino condiviso che continui a far crescere l’amore per Santa Rita, simbolo di speranza per tutti”.
Sono seguite le parole di padre Giustino Casciano, rettore della Basilica di Santa Rita a Cascia: “La devozione a Santa Rita a Piacenza è espressione di semplicità, fede e ricerca del bene comune. È un messaggio che oggi più che mai ha bisogno di essere diffuso”.
Offrire a tutti, specie a chi è nella fragilità, la speranza per ripartire
Don Giuseppe Basini ha iniziato il suo intervento portando i saluti del vescovo mons. Adriano Cevolotto, impegnato nella Visita pastorale. Ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al gemellaggio tra Cascia e Piacenza, evidenziando l'importanza di questo evento per i valori che rappresenta, con Santa Rita come testimone di pace e perdono.
Citando San Giovanni Paolo II, il quale diceva che non c'è pace senza giustizia e giustizia senza perdono, ha descritto Santa Rita come simbolo di nuovi inizi, evidenziando la sua capacità di rispondere al male con il bene e di trasformare situazioni difficili in occasioni di rinascita.
“Questo gemellaggio - ha affermato don Basini - possa offrire a ogni cittadino, in particolare a chi vive momenti di fragilità, la possibilità di ripartire”. Condividendo poi il pensiero ispirato da un giornalista di Avvenire, ha detto: “ha paura del buio solo colui che non crede nell'alba”.
Nella foto di Del Papa, il Vicario generale don Giuseppe Basini (al centro) tra il sindaco di Cascia De Carolis e padre Jarbson,
superiore a Piacenza dei Figli di S. Anna.
Domani messa in Santa Rita e accensione della Fiaccola della pace
Domenica 16 marzo, a partire dalle ore 9, presso il Santuario di Santa Rita sullo Stradone Farnese, avverrà la solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal Vescovo, mons. Adriano Cevolotto, con l’accensione della Fiaccola della Pace e del Perdono che verrà riportata a Cascia il 22 maggio per la festa della Santa. Una fiaccola espressione del messaggio di speranza e di dialogo tra i popoli nel nome di Rita, che a distanza di secoli fa risuonare ancora nel mondo la testimonianza di superare l’impossibile.
Riccardo Tonna
Pubblicato il 15 marzo 2025
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