La mostra dei giovanissimi artisti di Qui-Arte
Hanno dagli 8 ai 10 anni, ma non temono di confrontarsi con le opere di artisti alla stregua di Monet e Kandinskij. Lasciando spazio comunque sempre alla fantasia, dal mondo dei mangia giapponesi ai motivi decorativi. C’è una crescente richiesta di partecipare ai corsi di disegno all’associazione Qui-Arte, la realtà tutta al femminile di via Garibaldi 62 a Piacenza che promuove il talento nelle sue variegate forme, che sia scultura, pittura, incisione, tessitura o realizzazione di gioielli ed oggetti di artigianato artistico. Tra le tante proposte formative, quella rivolta ai giovanissimi – sotto la guida di Daniela Possenti e Francesca Zanotti – sta guadagnando terreno, specie dopo la pandemia.
“Così esprimiamo la nostra creatività”
“Non so dire come mai ci sia un interesse crescente per i corsi di disegno, se dipende dalle generazioni di genitori – quelli che incontriamo, specie stranieri, hanno grande desiderio che i loro figli approfondiscano, conoscano – ma è la realtà che stiamo registrando dopo il Covid. Abbiamo bambini da tutto il mondo, che ci stanno dando molte soddisfazioni. Vedo che amano molto disegnare e lo fanno anche a casa, da soli”. Daniela Possenti è la presidente di Qui-Arte, oltre che docente di due gruppi che si ritrovano al lunedì e martedì. Alcuni ragazzi sono al secondo o anche terzo anno di esperienza. Altri sono arrivati quest’anno. Tutti hanno le idee chiare. “Avevo già preso lezioni di disegno in passato. Qui all’inizio era più difficile ma adesso mi piace molto, ho conosciuto meglio gli altri ragazzi e mi trovo bene”, riflette Giulia. “Prima disegnavo solo anime (i personaggi dei mangia giapponesi, nda), adesso ho imparato ad esprimere la mia creatività anche con altri soggetti. Per esempio, mi piace molto riprodurre le immagini di animali”, dice da parte sua Gregorio. “Ognuno di noi – aggiunge – dovrebbe trovare il modo di esprimere la creatività che ha dentro, con le parole, con il disegno e o in altri modi, senza preoccuparsi troppo del giudizio degli altri. Noi lavoriamo prima di tutto per noi stessi”.
Esprimono una grazia e una vivacità che si sarebbe portati ad associare a un tratto maturo, anziché a un bambino di otto anni, i volti di donna realizzati da Darius. Perché frequentare un corso di disegno, oltre alla scuola? “Perché mi piace esprimere la mia creatività – risponde, pronto – e qui abbiamo tanti stimoli che ci aiutano, tante cose belle che ci danno ispirazione. In particolare, io ho imparato quest’anno la tecnica della sfumatura”.
Il vernissage sabato 13 maggio
Dal 13 maggio alcune delle opere frutto del corso di questi mesi saranno in mostra alla sede di Qui-Arte: il vernissage, aperto a tutti, sarà alle ore 16, con tanto di merenda e brindisi nel cortile del vicino palazzo. “All’inizio, molti disegnavano solo anime, che vuol dire stilizzazione estrema e colori piatti, senza alcuna prospettiva. Ora – spiega Possenti – hanno imparato a lasciarsi ispirare da più soggetti, sperimentando gessetti, pennarelli, pennarelli acquarellati. Si parte sempre prendendo un’immagine come modello, ma ciascuno la interpreta a modo suo”. “Questo corso vuol essere anche uno spazio di espressività più libero rispetto a quel che si sperimenta a scuola: mi piace che ciascuno scelga e realizzi quel che sente, perché il disegno diventa un modo per dire qualcosa di sé, un’emozione”, riflette da parte sua Francesca Zanotti. Quest’anno lei ha ideato il percorso “A spasso con Monet”, “un artista che i bambini hanno dimostrato di amare molto, anche se siamo spaziati anche su autori astratti, finendo anche in Giappone e sperimentandoci, ad esempio, con la graphic pen”, illustra.
La mostra dei ragazzi sarà visitabile fino alla fine del mese di maggio negli orari di apertura di Qui-Arte (per informazioni: 351.694 0962 – ).
Barbara Sartori
Pubblicato l'11 maggio 2023
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