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Il restauro della tomba romana: «un regalo a Piacenza»

 pres restauro

“Una grande opera per un grande restauro. E quando l’arte incontra la salute, il momento è sempre importante perché, anche all’interno di un percorso ospedaliero, l’arte può dare sollievo psicofisico. Per questo stiamo lavorando – con la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Parma e Piacenza, e il Comune di Piacenza – per permettere che presto questa opera possa essere pienamente fruita”. Parole orgogliose, quelle pronunciate da Paola Bardasi, direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza, durante la presentazione dei lavori di restauro della tomba romana conservata all’interno di uno dei vani interrati dell’ospedale “Guglielmo da Saliceto”.
Concetti a cui hanno fatto eco le parole di Christian Fiazza, assessore alla cultura. “Condivido la filosofia che c’è dietro a questo intervento, che è un po’ la filosofia della nostra Amministrazione comunale. Mi complimento con chiunque abbia lavorato a questo restauro e mi auguro soprattutto, a beneficio della città di Piacenza, che quest’opera sia presto fruibile, perché questo è un regalo a Piacenza”.
La soprintendente, Maria Luisa Laddago, ha infine elogiato il lavoro dell’impresa Pizzasegola Dioscoride e dalla restauratrice Alessandra D’Elia su progettazione dell’architetto Daniele Silva. Laddago ha poi lasciato a Marco Podini, funzionario archeologo della Soprintendenza e Rup dei lavori, qualche osservazione tecnica sui lavori intrapresi. La tomba, rinvenuta nel 1998, durante la costruzione del Polichirurgico, necessitava da tempo di un intervento di restauro e valorizzazione che consentisse di renderla fruibile. Nel maggio del 2021 è stata inaugurata la nuova sezione archeologica romana dei Musei civici di Piacenza a Palazzo Farnese, dove il letto in osso decorato rinvenuto all’interno della tomba ha trovato la sua definitiva sistemazione. L’intervento conservativo sulla tomba completa quindi l’opera di restituzione alla pubblica fruizione di questo rinvenimento e del relativo contesto archeologico.

Nella foto, la presentazione del restauro.

Pubblicato il 24 maggio 2023

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