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Pensare Contemporaneo: menti «diverse» in dialogo dal 21 al 24 settembre

FotoDELPAPA TARASCONI MAGNELLI

Katia Tarasconi e Mario Magnelli alla presentazione del Festival del Pensare Contemporaneo (Foto Del Papa)

Un nuovo evento culturale arriva in città. È il Festival del Pensare Contemporaneo, che dal 21 al 24 settembre porterà a Piacenza numerosi ospiti illustri che daranno vita a incontri dialogici, lezioni pratiche di pensiero e concerti filosofici in sei diversi luoghi: Palazzo Gotico (e Piazza Cavalli), Laboratorio Aperto (ex Chiesa del Carmine), Auditorium Xnl, Teatro Gioia, PalaBanca Eventi e Palazzo Farnese. Nel Festival si incardineranno anche quattro “Lezioni di storia”, un format che l’editore Laterza porta nelle principali città italiane dal 2006: il 22 settembre Alberto Maria Banti tratterà di Giuseppe Verdi e l’idea di nazione, il 23 settembre Alessandro Vanoli parlerà di Cristoforo Colombo e l’Occidente e Costantino D’Orazio di Andy Warhol e la cultura pop. Chiuderà Valeria Palumbo che il 24 racconterà Virginia Woolf e lo spazio delle donne.

Un luogo di approfondimento del mondo contemporaneo

Sarà un festival multidisciplinare che metterà in dialogo generazioni e prospettive diverse per affrontare le sfide - vecchie e nuove - della contemporaneità, ospitando a Piacenza filosofi, scienziate, sociologi, esperti di intelligenza naturale e artificiale, storiche, artisti, sportive, economisti e architetti. Piacenza diventerà luogo di approfondimento del mondo contemporaneo e delle sue molte sfaccettature. Il Festival è promosso dal Comune di Piacenza e dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano con la collaborazione di Regione Emilia Romagna, Provincia di Piacenza, Camera di Commercio di Piacenza e Diocesi di Piacenza-Bobbio. Curatore del Festival sarà Alessandro Fusacchia, affiancato dal direttore filosofico Andrea Colamedici. La collaborazione con l’editore Laterza – che organizza la rassegna “La forza delle idee” con cinque lezioni di storia (una, di Laura Pepe su “Antigone e la giustizia”, si è svolta giovedì 25 maggio) – ricorda i tempi del Festival del Diritto, tenutosi a Piacenza dal 2008 al 2016 sotto la direzione scientifica di Stefano Rodotà. “Piacenza per noi è una città cara – ha detto l’editore Giuseppe Laterza – quando realizzammo il Festival del Diritto Roberto Reggi era sindaco della città, quindi è stato abbastanza naturale ritrovarsi in questa sua nuova veste (di presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ndr) e collaborare in questa nuova impresa. Non si può pensare il futuro nella contemporaneità se non si conosce il passato. Un’illusione forte ai nostri giorni è che per pensare il futuro bisogna togliersi la zavorra del passato. Senza conoscere le proprie radici, la propria storia, i propri legami non si è in grado materialmente di immaginare il futuro”.

“Coinvolgere il territorio in tutte le sue espressioni”

“Finalmente viene restituito alla città uno spazio di confronto e dibattito di alto profilo – ha affermato la sindaca Katia Tarasconi – in cui poter ascoltare i più autorevoli testimoni del nostro tempo e riflettere, insieme, sui temi che rappresentano le grandi sfide con cui ci confrontiamo oggi: la tutela dell'ambiente e delle risorse idriche, le conseguenze del cambiamento climatico, le prospettive dell'innovazione e della tecnologia. Una comunità capace di interrogarsi sulla contemporaneità, adottandone il linguaggio e gli strumenti, può guardare con maggiore consapevolezza al proprio domani: per questo crediamo sia fondamentale coinvolgere il territorio in tutte le sue espressioni, con attenzione particolare al mondo della scuola e al tessuto accademico, dove il futuro si costruisce giorno per giorno. Questo evento nasce – coniugando l'alto profilo dei relatori che accoglieremo a Piacenza con una formula agile, dinamica, accessibile a tutti – sulle ali del Festival del Diritto, richiamandone il simbolo nella capacità di farci volare alto, di ampliare i nostri orizzonti, di cercare oltre senza paura di cambiare prospettiva. Grazie a tutti i componenti del Comitato promotore, partner scientifici e sostenitori che ne hanno reso possibile, insieme a Comune e Fondazione di Piacenza e Vigevano, la realizzazione”.

Un’altra importante casella nel mosaico di Xnl

“È un’idea che nasce sul campo – ha osservato Mario Magnelli, vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano e presidente del Comitato promotore del Festival – perché qui abbiamo, nei mesi scorsi, offerto delle occasioni di immersioni nell’arte contemporanea intesa in tutti i suoi aspetti, tra cui cinema, teatro, musica, arti visive. Allora è venuto naturale fermarsi un attimo a pensare su cosa possiamo raccontarci di questo nostro tempo presente, sia attraverso l’arte che attraverso la riflessione: il Festival offrirà spazi e tempi di dialogo e scambio ulteriore su questi temi, con al centro i giovani”.

FotoDELPAPA ALESSANDRO FUSACCHIA E ALESSANDRO COLAMEDICI

 Nella foto, Alessandro Fusacchia e Andrea Colamedici (foto Del Papa)


“Mischiamo persone che di solito non si parlano fra loro”

“Piacenza avrà un nuovo grande festival che vuole ispirare un pensiero profondo, informato, plurale, attivo, libero, lungimirante nei partecipanti, stimolando il dibattito e la riflessione sui temi della contemporaneità”, ha detto il curatore Alessandro Fusacchia. “Siamo in una fase storica delicatissima – ha evidenziato – in cui crediamo sia fondamentale aiutare le persone a capire quello che sta succedendo intorno, a leggere il mondo, che è diventato minuscolo, e anche spronarle, incoraggiarle, rassicurarle sul fatto che c’è spazio per continuare a immaginare come vogliamo il futuro. Il mondo, l’Italia e l’Europa non sono fatti più per compartimenti stagni, e quindi pensiamo di partire dalle sfide che abbiamo davanti come individui e come società contemporanea per costruire momenti di approfondimento con persone che vengano dall’Italia e dal mondo a discutere fra loro in maniera originale: mischieremo persone che generalmente non si parlano fra loro perché ritengono di appartenere a campi del sapere molto distanti. Sarà inoltre l’occasione per far parlare tutte le generazioni”. Il programma, ha spiegato, sarà fatto di “lezioni, dialoghi, laboratori, e altri formati innovativi di fruizione degli eventi per costruire una piattaforma per l’innovazione e il pensiero critico. Ci immaginiamo un festival al tempo stesso locale e nazionale, con relatori italiani e stranieri in ascolto sul mondo, capaci di uno sguardo lungo, e disponibili a intersecarsi con altri pensatori anche distanti dal proprio campo di ricerca e azione”.

“Dobbiamo reimparare a pensare”

“Il contemporaneo – ha sottolineato il direttore filosofico Andrea Colamedici – non è soltanto un tema ma anche un modo, non è soltanto l’argomento ma è contemporaneamente la modalità con cui cercheremo di svolgere gli incontri del Festival. Modalità alternative a quelle classiche per approfondire e manifestare un nuovo modo di stare insieme, perché il bisogno urgentissimo è quello di prendersi cura insieme, esprimere fino in fondo il pensiero. Oggi, davanti alle sfide interconnesse della contemporaneità, dobbiamo reimparare a pensare. Il concetto di «Pensare Contemporaneo» si riferisce all'insieme delle riflessioni, delle teorie e delle pratiche che caratterizzano l'epoca attuale. E allora come pensare il contemporaneo? Come pensare nel contemporaneo? Abbiamo più che mai il dovere, per usare le parole di un gigante del nostro tempo, il sociologo francese Edgar Morin, di «navigare oceani di incertezze attraverso arcipelaghi di certezza», e di collegare tra loro le isole del pensiero, creando porti di senso a cui attraccare e ponti da attraversare”.

Gli studenti al centro del progetto

Prioritario sarà il coinvolgimento delle scuole. Agli studenti degli istituti superiori saranno dedicate alcune iniziative specifiche, tra cui tre laboratori, allestiti a Palazzo Farnese, che per 24 ore in tre giorni coinvolgeranno 180 studenti nella co-progettazione di soluzioni a tre sfide del festival: acqua e cambiamenti climatici, nuovi linguaggi per conoscere e raccontare i luoghi e nuove idee e raccomandazioni per l’edizione 2024 della manifestazione. Il Festival del Pensare Contemporaneo coinvolgerà le università con sedi nel territorio piacentino come il Politecnico di Milano, l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università di Parma, per portare il meglio della riflessione accademica nazionale e internazionale, collaborando nell’individuazione di temi e ospiti. Allo stesso tempo, la direzione del Festival ha aperto un confronto con alcune associazioni e organizzazioni nazionali, con l'obiettivo di co-progettare alcune porzioni e momenti del Festival e offrire una zona franca di discussione su temi e sfide della contemporaneità.

 GIUSEPPE LATERZA

Nella foto, Giuseppe Laterza.

Tanti ospiti di rilievo

A mettersi in dialogo con il pubblico e le nuove generazioni saranno:

Eraldo Affinati – Scrittore e critico letterario, formatore, ha fondato la Scuola Penny Wirton per l’insegnamento gratuito della lingua italiana ai migranti. Pochi giorni prima del Festival uscirà un suo libro molto forte e impegnativo che racconta la sua variegata esperienza, il suo rapporto con la scrittura e la letteratura, come ripensare l’educazione e la responsabilità individuale nel mondo attuale; Miguel Benasayag - Filosofo, psicanalista, argentino naturalizzato francese, particolarmente rilevante per il lavoro che sta portando avanti sul rapporto tra uomo e tecnologia, soprattutto in relazione al disagio psichico adolescenziale. Nei suoi libri parla di complessità e utopia ma anche di fragilità e unicità umane, avendo uno sguardo trasversale su molti temi di umanità grazie alla sua vita fuori dal comune; Costica Bradatan - Filosofo americano di origini rumene, tra i maggiori pensatori contemporanei, è professore di Scienze umanistiche alla Texas Tech University e professore di Filosofia presso l’Università del Queensland in Australia. Il suo ultimo libro - che verrà presentato a Piacenza per la prima volta in Italia - parla del fallimento come dono che va accolto e può portarci verso l’autorealizzazione. Scrive spesso articoli e editoriali per New York Times e Washington Post; Alex Braga - Musicista sperimentale che usa l’intelligenza artificiale e ha fondato A-Live, prima piattaforma italiana di streaming musicale interattivo, uno dei primi ad aver iniziato a comporre musica grazie al machine learning. Con l’Università Roma Tre e l’Istituto Italiano di Tecnologia, ha brevettato A-Mint, un sistema di scrittura di musica tramite intelligenza artificiale che tiene vivo il dialogo collaborativo tra uomo e macchina. Secondo la rivista Rolling Stone, il suo album Spleen Machine è tra i primi dieci album al mondo realizzati da un’intelligenza artificiale; Marco Cappato - Attivista e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, e promotore di diverse azioni di resistenza e disobbedienza civile, co-fondatore di Science for democracy e del Congresso mondiale per la libertà di ricerca scientifica, nonché co-fondatore di Eumans, organizzazione paneuropea che promuove l’integrazione dell’Ue. Nel 2022 ha promosso un referendum su eutanasia legale che ha raccolto oltre 1 milione e 200 mila firme; Eugenio Cesaro - Compositore e frontman degli Eugenio in Via di Gioia, la band torinese più “chiacchierata” del momento tra pop e impegno sociale. Attualmente una delle più note del panorama indie italiano, nonché una delle più impegnate proprio nella difesa della natura e nel messaggio di rispetto, ha oltre 200.000 ascoltatori mensili sulla sola piattaforma Spotify; Francesca Crescentini - Book Blogger piacentina attualmente tra le più rilevanti in ambito nazionale con il suo blog “Tegamini”, è oggi un influencer che ha oltre 200.000 follower su Instagram. Nell’autunno del 2018, IlSole24Ore l'ha inserita nella sua classifica dei “10 book blogger italiani più influenti”, partendo dall’assunto che la letteratura è viva e i libri creano dipendenza); Christian Greco - Direttore del Museo Egizio di Torino, dal 2015 ha guidato la trasformazione del museo da un museo d’antiquario al museo archeologico più visitato d’Italia. Nel 2024 - per il bicentenario del Museo Egizio di Torino - vuole attuare il progetto di rendere accessibile gratuitamente a tutti il Museo, regalando una nuova piazza a Torino: il tempio rupestre di Ellesija. É tra i maggiori esperti italiani di valorizzazione del patrimonio e grande pensatore sul rapporto tra fruizione della cultura e la contemporaneità della società; Sabina Guzzanti - Attrice-regista-scrittrice, ha appena pubblicato il suo ultimo romanzo-commedia “ANonniMus, che parla di intelligenza artificiale. Dopo aver dipinto un XXII secolo catastrofico in “2119 – La disfatta dei Sapiens”, l’ultimo libro parla di un futuro non troppo lontano dominato dalle macchine, con una genia della tecnologia alle prese con una banda di vecchietti, e lo scontro generazionale che ne deriva; Matteo Lucchetti - Curatore italiano di arte contemporanea, attualmente curatore delle Culture e delle Arti Contemporanee per il nuovo polo del Museo delle Civiltà di Roma. Co-dirige il progetto di ricerca Visible, della Fondazione Pistoletto e Fondazione Zegna. È stato curatore al Bak di Utrecht e della 16a Quadriennale di Roma. È il curatore del progetto che la scorsa settimana ha vinto a Venezia il Leone d’Oro 2023 (Daar, la Decolonizing architecture art research di Sandi Hilal e Alessandro Petti); Annalisa Monfreda - Giornalista, per 13 anni ha diretto diverse riviste nazionali tra cui Donna Moderna, di cui ha curato il riposizionamento. Attualmente co-founder di RAME, piattaforma di educazione finanziaria nata nel 2022 che si è ormai posizionata tra i più interessanti player nazionali per conversazioni e nuove divulgazioni sul tema “soldi”. Attraverso i suoi contenuti, si pone l'obiettivo di avviare una rivoluzione culturale nella società, che trasformi la finanza personale da tabù a oggetto di conversazioni audaci; Bel Olid - Docente al Center for the Study of Gender and Sexuality dell’Università di Chicago, scrive saggi e narrativa, e traduce libri in 6 lingue diverse. Si occupa di tematiche di genere e identità. Ha ricevuto diversi premi, tra cui il premio per la letteratura di Documenta nel 2010. Dal 2015 al 2022 ha ricoperto la carica di Presidente dell’Associazione degli scrittori di lingua catalana, e di Presidente del Consiglio Europeo dei Traduttori; Beniamino Pagliaro – Giornalista e fondatore di Goodmorming Italia, una testata giornalistica che produce briefing informativi, sintetici e accuratamente verificati. Si occupa di temi intergenerazionali e intelligenza artificiale, essendo diventato un punto di riferimento per il dialogo tra generazioni tra loro in contrasto. Il suo ultimo libro si chiama: "Boomers contro millennials. 7 bugie sul futuro e come iniziare a cambiare" e vuole costruire nuovi spazi di confronto; Willie Peyote - Rapper e cantautore italiano, nel 2021 ha partecipato al Festival di Sanremo 2021 con il brano Mai dire mai (la locura), vincendo il Premio della Critica. Ha scritto un libro (Dov’è Willie?) in cui parla non solo di musica, e viene definito nel tempo “ufo del pop italiano, antropologo dell’industria musicale, giornalista di costume e stand-up comedian” che osserva e racconta il mondo, mettendosi continuamente in discussione. Nel 2022, con il suo album “Pornostalgia”, ha avviato una collaborazione artistica con la stand up comedian Michela Giraud; Niko Romito - Chef 3 Stelle Michelin e imprenditore, nel 2016 ha presentato il progetto "IN-Intelligenza Nutrizionale", protocollo scientifico di cucina studiato per il miglioramento della ristorazione negli ospedali. Si occupa di cibo pubblico e rapporto tra nutrizione e salute. Dal 2017 gestisce anche, con la società Bulgari, quattro ristoranti a Dubai, Pechino, Shanghai e Tokyo. È stato il rappresentante della cucina italiana all’ultima Expo a Dubai; Judith Wielander - Curatrice indipendente con sede a Bruxelles, particolarmente attenta all'intersezione tra arte e impegno sociale. Dal 2002 al 2010 è stata curatrice di Cittadellarte Fondazione Pistoletto. Cura il progetto Visible di Fondazione Pistoletto e Fondazione Zegna dal 2009. È stata co-curatrice del Padiglione Belga alla 14esima Mostra Internazionale di Architettura di Venezia. Dal 2021 è ricercatrice e co-curatrice di Expanding Academy presso la Royal Academy of Fine Art ad Anversa.

Francesco Petronzio

FotoDELPAPA PUBBLICO

Nella foto di Del Papa, il pubblico presente.



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Pubblicato il 26 maggio 2023

 

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