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L'eredità di Alda Miceli, una figura di spicco del Novecento

 preziosi

 Da sinistra, Ernesto Preziosi e Giulia Dalla Volta.

La vita straordinaria di Alda Miceli, una figura fondamentale nel panorama italiano del secolo scorso, si è ricordata attraverso la presentazione del libro "Alda Miceli. Una protagonista del Novecento" a cura dell'autore, Ernesto Preziosi. L’incontro si è svolto, il 29 maggio, a Palazzo Farnese, dove è ospitata la mostra “L’Italia va al voto”, in cui si mette in evidenza anche il diritto al voto delle donne.

L’impegno sociale delle donne

“Alda Miceli è una figura di donna capace di generare” - ha sottolineato, introducendo l’incontro, Giulia Dalla Volta, presidente del CIF di Piacenza. “Miceli ha contribuito - ha aggiunto - a far comprendere alle donne il loro ruolo nella società, quello di uscire dalle mura domestiche e diventare cittadine.
Il CIF nasce nel 44’ - ha affermato Dalla Volta - ed ha, in quegli anni di cambiamento, un importante compito: quello di valorizzare la donna nell’utilizzo dei talenti e delle capacità, quello di occuparsi della cura non solo della propria famiglia, ma anche della famiglia umana e quello di passare dall’essere considerate meramente oggetto di tutela ad essere soggetti attivi all’interno della società. Il CIF ha guidato le donne al diritto di voto nel 1946 - ha precisato Dalla Volta - e siamo entusiaste di aver potuto organizzare questo incontro in concomitanza con la mostra fotografica “l’Italia va la voto”, dove in un angolo a noi dedicato, abbiamo esposto dei pannelli che parlano delle donne del CIF. Donne che furono sorelle in questo impegno sociale assunto in quegli anni di grandi cambiamenti, tenendo presente i valori cristiani, opponendosi ad una emancipazione estrema e radicale che rischiava di portare a disvalori. Il CIF contribuì a generare donne consapevoli e capaci di introdursi responsabilmente nella vita del paese, di cui Alda Miceli fu un esempio lampante”.

MICELI

 Nella foto, Alda Miceli.

Esempio di intelligenza, generosità, modernità e ampiezza di vedute

Il prof. Ernesto Preziosi, docente, storico, saggista e politico italiano, ha sottolineato che Alda Miceli (1908-1998) può senz’altro considerarsi tra le donne protagoniste del Novecento. “Una vita intensa - ha affermato - e le molte esperienze in ambito ecclesiale nella natia Calabria la portano a collaborare con il gruppo di amici riuniti intorno a padre Agostino Gemelli e ad Armida Barelli. Chiamata alla direzione del “Marianum”, il collegio femminile dell’Università cattolica, farà parte a lungo del Consiglio di amministrazione dell’ateneo e di quello dell’Istituto Giuseppe Toniolo di studi superiori. Oltre a raccogliere l’eredità di Armida Barelli al vertice della Gioventù femminile di Azione cattolica, le succederà ai vertici dell’Istituto secolare delle Missionarie della Regalità. Sarà inoltre per molti anni presidente del Centro italiano femminile, dove ha partecipato al dibattito sociale e politico in anni cruciali per l’emancipazione femminile. Figura di primo piano nella vita della Chiesa, su invito di Paolo VI ha partecipato come uditrice ai lavori del Concilio ecumenico Vaticano II”.
“Alda Miceli - si legge nella prefazione del libro di Preziosi -, esempio di intelligenza, generosità, modernità e ampiezza di vedute, è modello di un protagonismo del tutto nuovo della donna cattolica come si avanza nella prima metà del ’900 alla ricerca di una novità che tocca i fondamenti stessi della società e delle istituzioni, senza risparmiare la famiglia e la stessa condizione femminile e che farà i conti con le pressioni di un femminismo radicale”.

L’energia e il coraggio di Alda

Attraverso una scelta accurata di aneddoti e citazioni tratte dal libro, Preziosi ha dipinto un ritratto vivido e intimo di Alda Miceli, attraverso gli alti e i bassi della sua vita, dagli anni dell'infanzia alle sfide affrontate da giovane donna nel contesto sociale e politico dell'epoca. Preziosi ha saputo trasmettere l'energia e il coraggio che hanno contraddistinto Alda Miceli in ogni tappa della sua vita. Ha raccontato con eloquenza le sue lotte e i successi, i momenti di sacrificio e quelli di gioia. Il Centro Italiano Femminile ha svolto un ruolo essenziale nell'organizzazione di questo evento, dimostrando ancora una volta il suo impegno nel promuovere la cultura e l'eredità delle donne italiane.

Riccardo Tonna

 Pubblicato il 30 maggio 2023

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