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«Di Pieve in Pieve», sabato 23 Vito Mancuso e Franco Arminio a Bruso

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Prosegue il viaggio di «Di Pieve in Pieve»: sabato 23 settembre la rassegna culturale sarà ospitata nella chiesa romanica dei SS. Giacomo e Filippo di Bruso, frazione di Borgonovo.
Gli eventi avranno inizio alle 16.30 con l’attività di land art per bambini e la visita guidata alla chiesa, per culminare alle 17.30 con l’appuntamento che vedrà protagonisti due nomi importanti della scena culturale italiana: Vito Mancuso, filosofo e teologo, e Franco Arminio, poeta e paesologo, affronteranno un dialogo tra spiritualità e poesia moderato dalla giornalista Barbara Tondini.
L’incontro vuole indagare, tramite gli ospiti, lo spazio di similitudine che si pone tra lo spirito e i luoghi, tra ciò che accade nelle profondità di ciascuno di noi, e quello che ci suscita l’ambiente circostante, sia esso quello umano, naturale o artistico.
Al termine, momento conviviale con i classici batarò valtidonesi.
L’evento è inserito nel programma di promozione dei linguaggi artistici e manifestazioni di approfondimento sul tema del contemporaneo promosso da Rete Cultura Piacenza e sostenuto da Regione Emilia-Romagna, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Camera di Commercio dell'Emilia, diocesi di Piacenza-Bobbio e Fondazione di Piacenza e Vigevano, con il contributo di Banca di Piacenza, il patrocinio del Comune di Borgonovo Val Tidone e l’organizzazione di CoolTour s.c.
Per scoprire tutti gli appuntamenti di «Di Pieve in Pieve»: www.piacenzapace.it/dipieveinpieve
Per informazioni  ; telefono,   331 460 6435 (numero attivo dalle 10 alle 18).

I relatori

VitoMancuso

Nella foto, Vito Mancuso.

VITO MANCUSO
Teologo laico e filosofo, ha conseguito i tre titoli della formazione teologica ottenendo il baccellierato a Milano, la licenza a Napoli e il dottorato a Roma con una tesi su Hegel.
È stato docente di Teologia moderna e contemporanea presso l'Università San Raffaele di Milano e di Storia delle dottrine teologiche presso l'Università degli Studi di Padova. Attualmente è docente presso il master di Meditazione e Neuroscienze dell’Università di Udine.
Ha fondato e dirige a Bologna il “Laboratorio di Etica”. È autore di numerosi saggi che hanno suscitato notevole attenzione da parte del pubblico su argomenti quali la filosofia di Hegel, le malattie e il dolore, la natura di Dio, l’anima, l’amore, il pensiero, la libertà, la bellezza, le virtù cardinali, il coraggio, la paura, il senso della vita.
In un saggio recente ha presentato in sinossi le figure di Socrate, Buddha, Confucio e Gesù. In Germania è uscita una monografia su di lui (Essentials of Catholic Radicalism. An Introduction to the Lay Theology of Vito Mancuso, Frankfurt am Main 2011). Il suo pensiero si può complessivamente definire come “filosofia della relazione”.
Ospite di diversi programmi radiofonici e televisivi, ha collaborato con Repubblica, Corriere della Sera, Il Foglio.
Dal 2022 è editorialista per La Stampa.

FrancoArminio

Nella foto, Franco Arminio.

FRANCO ARMINIO
Poeta, scrittore e regista italiano (n. Bisaccia 1960). Autodefinitosi 'paesologo', ha raccontato i piccoli paesi d'Italia descrivendo con estrema realtà la situazione soprattutto del Mezzogiorno.
Animatore di battaglie civili, collabora con diverse testate locali e nazionali e ha realizzato vari documentari e scritto diverse opere di prosa e poesia, riuscendo a coniugare uno stile narrativo straordinario all’impegno civile e all’indagine psicologica.
Negli ultimi anni ha pubblicato molti libri, con notevole successo di critica e crescente apprezzamento dei lettori. Tra gli altri: Vento forte tra Lacedonia e Candela (2008, Premio Stephen Dedalus per la sezione Altre scritture), Nevica e ho le prove. Cronache dal paese della cicuta (2009), Cartoline dai morti (2010), Terracarne (2011), Geografia commossa dell'Italia interna (2013) e Lettera a chi non c'era (2021). Arminio è inoltre autore di raccolte di versi, tra le quali si citano qui Le vacche erano vacche e gli uomini farfalle (2011), Stato in luogo (2012), Cedi la strada agli alberi. Poesie d'amore e di terra (2017, premio Brancati 2018), Resteranno i canti (2018), L'infinito senza farci caso (2019), La cura dello sguardo (2020), Studi sull'amore (2022) e Sacro minore (2023).

Nella foto in alto, l'interno dell'antica chiesa di Bruso.

Pubblicato il 16 settembre 2023

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