A Barbiana per incontrare l’insegnamento di don Milani
Poche case sparse e una vecchia chiesa: Barbiana, è una piccola frazione di Vicchio, sulle pendici dell’Appennino Toscano. Arrivarci è come salire su una macchina del tempo, per tornare indietro di qualche decennio quando don Lorenzo Milani era qui come priore e dove l’atmosfera contadina è rimasta immutata. Lo hanno sperimentato i 35 studenti e 15 docenti della Facoltà di Scienze dell'Educazione e della Formazione del campus di Piacenza che in occasione del Centenario della nascita di don Lorenzo Milani, hanno visitato Barbiana, luogo in cui don Lorenzo ha operato e ha concepito la ‘sua’ scuola.
«Una giornata semplice ma intensa, espressione del valore dell'esperienza pratica intrecciata allo studio teorico» sintetizza così la professoressa Alessandra Augelli: «la testimonianza di un suo allievo e di alcuni volontari della Fondazione don Milani hanno reso viva e concreta la radicalità educativa e il "metodo" formativo in cui credeva questo grande "maestro". Sulla sua tomba abbiamo pregato nella consapevolezza di quanto sia importante farsi sostenere e orientare nel proprio impegno educativo, restando "attaccati" al Vangelo e agli ultimi»
Un torchio, un giradischi, una foto, uno scritto, un planetario sono stati la porta che ha portato gli studenti ad immergersi in aneddoti, ricordi, riflessioni; un’esperienza che ha lasciato il segno in Paolo Pantrini, «Una narrazione che partiva da qualsiasi oggetto per delineare quella che è stata una grande esperienza comunitaria di vita. Mai un’astrazione, mai un pensiero fine a sé stesso, ma nomi, facce, emozioni, episodi concreti e ben delineati. Perché siamo saliti a Barbiana? Perché don Lorenzo Milani è un grandissimo modello di educatore. Ha realizzato una pratica facilissima a parole, ma difficilissima da mettere in atto nella quotidianità lavorativa».
Nelle foto, i ragazzi dell'Università Cattolica di Piacenza nei luoghi di don Milani.
Pubblicato il 21 aprile 2023
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