La montagna si spopola, ma la Chiesa resta il principale elemento aggregativo
La montagna, che rappresenta il 45% del territorio della provincia di Piacenza, si spopola sempre di più. Le ricadute del fenomeno demografico colpiscono anche le chiese, sempre più vuote e sempre meno “giovani”.
A quest’importante questione gli studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza hanno dedicato quest’anno la ricerca “Dal business all’anima”, ideata da Giuseppe Borea e don Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale e realizzata con la supervisione dei docenti Paolo Rizzi e Barbara Barabaschi. Per l’occasione sono stati intervistati 21 parroci e 33 laici di montagna: i risultati della ricerca sono stati esposti a Palazzo vescovile mercoledì 3 maggio.
“La Chiesa rimane un riferimento reale in quel contesto – ha evidenziato in conclusione il vescovo mons. Adriano Cevolotto – perché è un elemento aggregativo importante”. In montagna “ci si fida” molto di più della Chiesa di quanto non succeda in città: il 95,2% dei laici e dei preti dell’appennino piacentino dichiarano di avere “molta fiducia” nell’istituzione ecclesiastica, contro il 29,6% dei cittadini totali della provincia.
Il servizio completo con dati e testimonianze sarà pubblicato sull'edizione del Nuovo Giornale giovedì 11 maggio.
Francesco Petronzio
Nella foto, il vescovo mons. Adriano Cevolotto con i ragazzi dell'Università Cattolica alla presentazione della ricerca “Dal business all'anima”.
Pubblicato il 5 maggio 2023
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