San Giovanni in Canale: la festa patronale tra sorrisi e amicizia
La parrocchia di San Giovanni in Canale di Piacenza è stata pervasa da una gioia palpabile e da un senso di unità nella celebrazione, il 24 giugno, della Natività di San Giovanni Battista, il patrono amato e venerato da tutti. Questo evento speciale è stato reso ancora più significativo dalla presenza di don Francesco Gandolfi, ex collaboratore della parrocchia, che ha presieduto la messa, concelebrata da don Riccardo Lisoni, l'attuale parroco, e don Paolo Mascilongo, parroco in San Sisto e Sant'Eufemia, che fa parte della stessa Comunità pastorale.
L’impronta lasciata da don Francesco
“Ricordare il nostro patrono è fare memoria delle radici della nostra fede”: ha affermato una parrocchiana all’inizio della liturgia.
“Giovanni Battista - ha aggiunto - è una figura evangelica capace di parlare ai nostri cuori. Gli inizi della sua vita, come descritti dal Vangelo, raccontano il senso profondo dell’esistenza di ogni uomo che racchiude una chiamata a cui essere fedeli.
Siamo contenti - ha sottolineato - che a presiedere l’eucaristia sia con noi don Francesco, parroco di Mezzano Scotti, amico della nostra comunità che negli anni ’80 e ‘90 ha seguito i giovani di San Giovanni, Santa Brigida e Santa Eufemia, lasciando un impronta profonda nel cammino della loro fede”.
Ritornare bambini
Don Francesco nell’omelia ha toccato il cuore dei presenti, dicendo di sentirsi in famiglia, ed ha sottolineato il tema dell’infanzia prendendo spunto dalla natività di Giovanni Battista.
“Cosa vuol dire questo primo momento della vita che chiamiamo infanzia?” si è chiesto don Francesco. La sua risposta ha messo in evidenza come in questa fase dell’esistenza si scoprono i segreti della felicità. “Solo i bambini - ha affermato - capiscono il Regno di Dio.
Quante volte noi adulti mettiamo tanti ostacoli ed elementi di divisione tra noi e gli altri… Recuperare la dimensione dell’infanzia vuol dire comprendere meglio la vita. Noi adulti - ha rimarcato don Gandolfi - diventiamo maliziosi, assumiamo maschere, modi di comportarci che non sono nostri, mentre il bambino è disarmato e disarmante. I bambini ci ricordano i momenti felici della nostra infanzia. Allora dobbiamo riscoprire il bambino che ognuno ha dentro.
Giovanni Battista: una figura autentica
Quando facciamo una verifica della nostra vita - ha continuato don Francesco - spesso siamo tristi, perché la parte più autentica di noi l’abbiamo messa da parte.
Giovanni Battista - ha concluso - lo ricordiamo come una persona irruente, forte, imperiosa, ma Gesù lo ha definito un grande, e la sua potenza nasce dalla sua autenticità, da una personalità disarmata e disarmante proprio come quella di un bambino”.
Senso di unità
Dopo la messa, la celebrazione si è spostata sul sagrato, dove un'atmosfera festosa ha accolto i fedeli. Le lunghe tavolate preparate con cura, adornate con fiori e coperte di cibi deliziosi, hanno fatto vivere un momento di condivisione e fraternità. Persone di tutte le età si sono riunite, condividendo storie e sorrisi. Questa festa ha avuto quindi il potere di creare legami, rafforzando il senso di appartenenza alla comunità di San Giovanni in Canale.
Riccardo Tonna
Nelle foto, la celebrazione della messa in San Giovanni in Canale in occasione della festa patronale.
Pubblicato il 23 giugno 2023
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