I funerali di padre e figlio cingalesi: una tragedia senza fine
Nella chiesa di San Carlo, in via Torta, presso la Casa dei Padri Scalabriniani a Piacenza, il 15 luglio, si sono svolti i funerali di Tesera Lesly Kilaster e Tesera Dulaj Nilanjann, padre e figlio originari dello Sri Lanka. Le loro vite sono state spezzate in un tragico incidente, quando entrambi sono annegati nel fiume Trebbia durante una calda giornata estiva nella zona di Perino. Ciò che doveva essere un momento di gioia e spensieratezza si è trasformato in un'immensa tristezza per i cingalesi del territorio, che hanno partecipato in massa ai funerali per rendere omaggio a questi due membri della loro comunità. È stata un'occasione in cui il dolore e la solidarietà si sono fusi insieme, creando un'atmosfera di commozione e di affetto. Per poter fare assistere alla celebrazione tutti i numerosi presenti, è stato allestito un maxi schermo sotto i portici del cortile dell’attigua Casa Madre degli Scalabriniani in via Torta.
Il messaggio del Vescovo
I funerali sono stati presieduti da Padre Georgen Linton Perera, un sacerdote dello Sri Lanka, che ha condiviso una connessione speciale con la famiglia Tesera. Accanto a lui, don Giuseppe Basini, vicario generale della diocesi di Piacenza-Bobbio, padre Mario Toffari, responsabile diocesano della Migrantes, padre Mario Geremia, consigliere generale degli Scalabriniani, fra Giuseppe da Milano e padre Domenico Colossi coordinatore della “Missio cum cura animarum” della diocesi.
All’inizio della celebrazione don Basini ha letto il messaggio del vescovo mons. Adriano Cevolotto che si è rivolto ai familiari con profonda tristezza e cordoglio per esprimere le sue condoglianze: “L’incidente sul fiume Trebbia - ha scritto il Vescovo - che ha portato alla morte di un figlio, di un padre, di uno sposo, è una terribile tragedia che lascia un vuoto incolmabile nel cuore di tutti coloro che li conoscevano. Nel momento di dolore e smarrimento assicuro che le mie preghiere sono per voi. Chiedo alla Beata Vergine Maria, Madre di Misericordia, di vegliare sulla moglie e la figlia, di confortarle e di donare loro la forza necessaria per affrontare questo periodo così difficile.
La preghiera - ha aggiunto il Vescovo - è un importante fonte di conforto e speranza in momenti come questi, e sono certo che la comunità si unirà nel sostegno, nell’intercessione per questa famiglia. Possano trovare conforto nella fede e nella consapevolezza che non solo soli in questo momento di dolore”.
Don Basini ha chiesto poi l’intercessione di San Giuseppe Vaz, missionario del Vangelo, che ha dato la sua vita per il popolo dello Sry Lanka, e di San Giovanni Battista Scalabrini, padre dei migranti, perché aiutino i familiari dei defunti ad aprirsi alle parole di speranza di Gesù Cristo.
Una profonda condivisione del dolore
Tutta la celebrazione, nella lingua dello Sry Lanka, con canti e preghiere, ha voluto sostenere Anne Sudeepa, la moglie, Nathasha la figlia, Maleesha, la nuora di Tesera Lesly, il padre defunto, visibilmente devastate dalla perdita dei loro amati cari. La comunità cingalese ha mostrato il suo sostegno incondizionato, stringendo queste donne nella loro solidarietà e offrendo loro un po' di sollievo e di appoggio in questo momento difficile.
La morte di un padre e di un figlio è una ferita che non guarirà mai completamente, e la comunità cingalese a Piacenza dovrà fare i conti con questa perdita, trovando la forza per andare avanti. Le preghiere e il sostegno reciproco, hanno però offerto consolazione nella speranza che Tesera Lesly e Tesera Dulaj riposino in pace e che le loro anime siano circondate dall'affetto e dall'amore di coloro che li hanno conosciuti.
L’intera liturgia ha fatto riflettere sulla brevità del tempo terreno e sulla necessità di abbracciare coloro che si amano, valorizzando ogni momento che si vive insieme.
Riccardo Tonna
Nella foto, i funerali del padre e figlio cingalesi nella chiesa di San Carlo.
Pubblicato il 16 luglio 2023
Ascolta l'audio