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Arte & Catechesi: don Scattolini illumina i catechisti della diocesi

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“Sul desktop del computer abbiamo le icone: lo stesso termine è usato dalle chiese ortodosse per le immagini sacre”: così ha esordito Antonio Scattolini, presbitero della diocesi di Verona e Delegato episcopale per la Pastorale dell'Arte, nell’incontro di formazione, sul tema "Arte & Catechesi", per i catechisti della diocesi di Piacenza-Bobbio, il 5 novembre, nella parrocchia di San Giuseppe Operaio a Piacenza.

Immersi nella società delle immagini

Scattolini ha approfondito come investire nell'arte, dal punto di vista dell'evangelizzazione, sia non solo una scelta culturale ma anche una necessità nel contesto contemporaneo. Don Antonio ha iniziato la sua presentazione citando il documento papale "Evangelii Gaudium", sottolineando il paragrafo 167, dove papa Francesco affronta il tema dell'arte come una ragione culturale essenziale per l'evangelizzazione. “In un'epoca in cui viviamo immersi nella società delle immagini, - ha detto Scattolini - comunicare il messaggio cristiano attraverso l'arte, è un linguaggio universale capace di toccare le corde più profonde dell'animo umano”.

Incontro, dialogo e annuncio

Ripercorrendo la storia della religione cristiana attraverso il prisma della bellezza artistica, Scattolini ha mostrato come l'arte si esprima in modo biblico, teologico e morale. Attraverso capolavori artistici, siamo invitati a contemplare la grandezza del divino e a riflettere sul mistero della fede. “L'arte - ha affermato il sacerdote -diventa un luogo privilegiato di incontro, dialogo e annuncio, dove la verità del Vangelo viene espressa in forme visive che parlano al cuore dell'umanità”.
Nel contesto catechistico, Scattolini ha sottolineato come l'arte è un luogo di incontro, dialogo e annuncio. Le opere d'arte cristiane, con la loro ricchezza di simbolismo e significato, possono stimolare discussioni e approfondimenti sulla fede, coinvolgendo le persone in un processo di scoperta spirituale.

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Nella foto, i catechisti presenti all'incontro con don Scattolini.

Rielaborare l’arte

“Il patrimonio artistico – sintetizziamo le parole del prete veronese - non solo ispira il pensiero e la riflessione, ma custodisce anche la memoria della tradizione cristiana. Le opere d'arte sono come finestre aperte su eventi e figure significative della storia religiosa, e servono da ponte tra passato e presente, favorendo la rielaborazione del messaggio cristiano per l’odierna società”. Un aspetto chiave sottolineato da Scattolini è stato l'aspetto iniziatico dell'annuncio con l'arte. Coinvolgendo l'uomo nella sua interezza - mente, cuore e corpo - l'arte offre un'esperienza sensoriale e spirituale unica. Osservare un dipinto, ascoltare una melodia o ammirare una scultura può suscitare emozioni profonde e avvicinare le persone alla bellezza di Dio. L'arte, quindi, non è solo un mezzo di comunicazione, ma un veicolo di trasformazione interiore che porta alla fede.

L’arte rende bella la vita

Infine, don Antonio Scattolini ha concluso il suo intervento sottolineando come l'arte possa rendere bella la vita stessa. La contemplazione dell'arte può aiutare le persone a vedere il divino nell’esistenza di ogni giorno, rendendo ogni esperienza più significativa e ricca di senso. L'incontro di formazione per catechisti a Piacenza con don Antonio Scattolini è stato, senza dubbio, un'esperienza trasformativa che ha aperto nuove prospettive sulla potenza dell'arte nella catechesi e nella vita spirituale. Gli insegnamenti condivisi hanno ispirato i partecipanti a comprendere l'arte come un potente strumento di evangelizzazione, un mezzo di esplorazione della fede e una fonte di bellezza e ispirazione per la vita di ogni giorno. Questa riflessione apre nuove possibilità per l'annuncio del Vangelo in un mondo che ha bisogno più che mai della bellezza e di una maggiore interiorità.

Riccardo Tonna

Nella foto, don Antonio Scattolini durante il suo intervento in San Giuseppe Operaio.

Pubblicato il 6 novembre 2023

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